SALVARE L’ISTITUTO "DE PINO MATRONE IANNINI" !
- Da http://www.istitutodepino.com/ -
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Cenni Storici
“L'Istituto fu fondato come Conservatorio Salesiano intorno al 1730 col patrimonio lasciato a tale scopo, molti anni prima, dal benemerito cittadino GIOVANNI ANTONIO DE PINO, da cui prese il nome, e fu affidato alle Suore Visitandine di S. Francesco di Sales. Nel 1810, in conseguenza del riordino dell'istruzione femminile voluto dai francesi dopo la conquista del regno di Napoli, il Conservatorio ebbe in donazione da Gioacchino Murat (Decreto del 16 luglio 1810) quale nuova sede l'attuale edificio, ossia il Convento del Rosario, nel quale, in realtà, le suore salesiane si trasferirono probabilmente nel 1819.
La costituzione del Regno d'Italia e le derivanti modifiche legislative al nuovo sistema dell'istruzione nazionale furono motivo di nuovi cambiamenti: "Nel 1869 venne approvato lo statuto organico dell'Istituto che dal Ministro della Pubblica Istruzione, On. Breglia, venne trasformato da Conservatorio in Istituto Convitto Femminile De Pino" 1. Successivamente, dopo altre problematiche vicende, "nel 1901 con decreto a firma del Re Vittorio Emanuele III, venne abrogato lo Statuto organico del 1869 e il De Pino fu inserito fra gli Istituti Femminili di Pubblica Istruzione".2 Questa ulteriore mutazione giuridica dell'Istituto, seppure importante, stentava però a concretizzarsi, per varie difficoltà soprattutto finanziarie. Ma per fortuna i coniugi Cav. PASQUALE MATRONE e MARIANNA IANNINI, decisero di destinare all'Istituto una cospicua donazione - offerta in data 12 aprile 1905 in cambio del ricovero e l'educazione gratuita di alunne di famiglie povere di Maratea e della garanzia di avere nella intitolazione il proprio cognome accanto a quello di Giovanni De Pino. Grazie a questo atto generoso la vita dell'Istituto fu salva e così con delibera n. 42 del 4 agosto 1907 fu deciso dal consiglio di amministrazione dell'epoca la riapertura dell'istituto per il mese di ottobre dello stesso anno. Dopo contatti qualche volta falliti con alcune congregazioni religiose e l'intervento del Cardinale Casimiro Gènnari 3, la direzione dell'Istituto fu allora Affidata alle Suore Figlie di N. S. al Monte Calvario. "Non vi sono documenti riguardanti l'arrivo delle Suore a Maratea: soltanto in una delibera del 1 dicembre, dove sono state riportate minuziosamente le spese sostenute per la definitiva apertura del Convitto, si trova quella della carrozza e del rinfresco offerto al loro arrivo" 4.
L'attività delle Suore può così avviarsi e "la data ufficiale dell'apertura dell'Istituto è fissata per il 12 novembre 1907" 5. Subito dopo, con R. Decreto 12 aprile 1908, venne riordinato e denominato Regio Istituto Femminile De Pino Matrone Iannini, acquisendo nel contempo lo stato giuridico di Ente Autonomo Morale, sotto la dipendenza del Ministero dell'Educazione Nazionale.
Nel convitto si istituirono le scuole elementari e complementari affidandone l'insegnamento alle Suore stesse e a professori muniti tutti di titoli legali. In seguito il corso complementare venne trasformato in Istituto Magistrale che fu completato per l'anno scolastico 1931-32 con l'aggiunta delle tre classi superiori. Intanto il R. Decreto 1 ottobre 1931, n. 1312, contenente norme integrative a quello del 23 dicembre 1929, n. 2392 sugli Istituti Femminili, inseriva il De Pino fra gli "Istituti di Educazione Femminile". Inoltre l'articolo 38, del citato decreto, dava diritto alla parificazione degli Studi che si compivano nel De Pino, a quelli degli Istituti Regi. Tale beneficio venne concretamente concesso dal Ministero dell'Educazione Nazionale, con Decreto dell'11 giugno 1932 ed ebbe immediata attuazione la scuola, tanto che fu sede di esami di stato, sin dalla sessione del giugno 1932.
Il 27 dicembre 1958 decedeva a Napoli l'ing. Raffaele Tarantini che lascia l'Istituto erede della sua casa paterna (villa Tarantini). Nel 1959, in seguito al forte calo delle convittrici, il comune di Maratea - con il "nulla osta" del Consiglio di amministrazione - chiese al fine di salvare l'istituzione, la statalizzazione dell'Istituto Magistrale che nel 1961 diventava appunto statale ripopolandosi così nuovamente di studentesse, le quali per la quasi totalità usufruivano di posti gratuiti offerti dal Ministero della Pubblica Istruzione. Oggi l'Istituto, da poco rimodernato con significativi interventi necessari dopo gli eventi sismici degli anni '80 e finanziati dal Genio civile, dalla Caritas Italiana e Americana, dal PP.OO. e dalla Soprintendenza, continua ad offrire ospitalità, anche convenzionata con la regione, a studentesse che vivono un particolare disagio economico, e che vogliano frequentare gli istituti scolastici di Maratea. Il 9 settembre 2006 è stata infine inaugurata una nuova cappella votiva dedicata a Santa Virginia dove le ragazze che lo desiderano possono trovare momenti di serenità nella preghiera”.
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Fin qui i cenni storici, mentre in più recente periodo la collettività di Maratea si è ritrovata ad assistere ad una progressiva riduzione dell’originario e consolidato ruolo sociale dell’Istituto, che è apparso piuttosto in declino per probabili fattori sia interni che esterni ad esso.
Quel che più dispiace è che, specialmente negli ultimi anni, sia venuto a mancare il costante e proficuo rapporto collaborativo tra il “De Pino” con il suo piccolo Consiglio di amministrazione (Presidente, Francesco Billari, da oltre un decennio) ed il Comune di Maratea, con la sua ultima civica Amministrazione - Sindaco, Daniele Stoppelli.
Per una questione di preteso, reciproco credito/debito si è addirittura pervenuti a reciproche liti giudiziarie in assenza di più opportuna e conveniente ipotesi transattiva, che scongiurasse l’inasprirsi dei rapporti con danno per entrambe le parti in causa e…per la collettività marateota.
E i rapporti si sono inaspriti a tal punto da attivare pignoramenti, tra i quali da ultimo quello in favore dell’Ente Comune e in danno dell’Istituto, che si è visto improvvisamente bloccare il suo conto corrente “azzerandone di fatto l’attività, cioè bloccando la scuola materna e la sezione Primavera, che tra l’altro è l’unico servizio all’infanzia esistente per le famiglie di Maratea”, come ben evidenziato in articolata Nota del 29 giugno 2023 a firma di Edmondo Soave, Presidente FISM Basilicata, controfirmata da numerosi genitori.
Ovviamente tutto ciò non può che cozzare apertamente con quanto emerge dai “Cenni storici” e, lungi dal porre qui l’accento sulle responsabilità circa questa brutta pagina, da ascriversi probabilmente ad entrambe le parti in lite incapaci di pervenire ad una transazione, a me preme rivolgere un appello:
Che da Maratea parta con urgenza una corale richiesta perché si giunga rapidamente alla soluzione del problema, consentendo così all’Istituto “De Pino Matrone Iannini” di proseguire serenamente il suo cammino e la sua opera meritoria tra di noi!
Che tanto avvenga all’insegna del suo glorioso passato, magari rinnovandosi al passo con i tempi nella sua amministrazione e con più ampia e diversificata attività in favore della collettività, che non può che esprimere la sua gratitudine!
Che il Sindaco, Avv. Daniele Stoppelli, faccia la sua parte in questa direzione!
Bravo Emanuele, x i preziosi cenni storici e per l'opportuno invito alla moderazione e alla ricerca di un accordo extragiudiziario.
RispondiEliminaGrazie Nicola e speriamo che non siano...parole al vento !
EliminaGrazie delle notizie circostanziate...anche da Lauria arrivavano le studentesse! Sarebbe davvero un peccato se la situazione non si risolvesse.
RispondiEliminaBravo Emanuele! La Tua ricostruzione storica, e i Tuoi suggerimenti giuridici, al di sopra delle Parti, sono condivisibili. Speriamo che vengano ascoltati.
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