Una sera d’agosto a Maratea “Centro”
Valerio Mignone*
Maratea, con i suoi 35 chilometri di costa, è l’unica località turistica della Basilicata sul mar Tirreno. Di giorno, le sue spiagge sono affollate, e di sera è affollato il suo “Centro Storico”, la cui caratteristica è il “Corso”, che, lungo poche centinaia di metri, si estende dalla “Pietra del Sole” alla “Fontana vecchia”. Qui, il turista, incuriosito, può osservare le decorazioni degli allievi del locale Liceo artistico. Il Corso si allarga, di pochi metri, a “Piazza Buraglia”, occupata dai tavoli dei Bar circostanti.
In questo Corso, che si attraversa con poche centinaia di passi, ci sono tre delle 44 chiese di Maratea: la Chiesa dell’Addolorata, dell’Annunziata, e dell’Immacolata, le cui porte sono aperte per gran parte della serata.
Maratea, da tempo, con i suoi alberghi, è diventata località di Convegni, mostre e festival. E turisti, di stanza nelle Località confinanti, Lagonegro, Lauria, Nemoli, Rivello, Trecchina, Tortora e Praia a Mare, affluiscono a visitare il “Centro Storico”, e la candida statua del “Cristo Redentore”, di Bruno Innocenti, alla sommità della Collina di Maratea, donde lo sguardo spazia in tutto il Golfo di Policastro.
C’è qualche boutique con marchio a diffusione nazionale, ma sono le antiche botteghe di Maratea a testimoniare l’antropologia mercantile della Basilicata. Sono vecchie botteghe di stoffe, tela da biancheria, e indumenti confezionati, i cui gestori, non giovani, con signorile cortesia d’altri tempi, sono ancora garanti della bontà delle loro merci, ed eredi di un commercio con cui, nei paesi circostanti, si proponevano “Corredi da sposa”, da pagare a rate.
Di sera, il “Centro Storico” di Maratea, pur di superficie limitata, diventa “isola pedonale”, e si riempie, all’aperto, di tavoli di ristoranti e pizzerie, ove chef, cuochi e camerieri, bene addestrati nella locale Scuola Alberghiera, servono con sicura professionalità.
Addentrandosi negli angiporti, tra un obelisco e l’altro con statue di Madonne, ci si trova tra vari negozi, e qualche enoteca con “Fast food”.
Attraggono il visitatore una Mostra di tele dipinte ad olio, ed una Bottega d’arte, ove l’operatore compone statue con pietre di mare.
I vari negozi - ove, alla bontà degli articoli in vendita, si associa la cortesia dei proprietari e collaboratori - rimangono aperti, fino a tarda sera, con la speranza di vendere la propria merce: dolci tipici, souvenir in porcellana, vetro, ceramica, terracotta smaltata, o gioielli in oro e argento.
Anche un’antica farmacia attira lo sguardo per quella targa interna, d’altri tempi, “Laboratorio Farmaceutico”, ove oggi sono in mostra, soprattutto, “Prodotti di bellezza”.
All’estremità Nord, il Corso si allarga su un nuovo “belvedere”, ove è possibile osservare gran parte del golfo di Policastro, che appare nella sua bellezza, di giorno e di notte, tra quarti di luna e stelle cadenti. Da questo “belvedere” appaiono anche “seconde case” illuminate, con giardini, costruite nella “Vallina” da residenti in altre località, e con un solo esponente della famiglia residente a Maratea, per attenuare l’onere delle tasse municipali.
In agosto, naturalmente, rientrano a Maratea i suoi concittadini, costretti ad emigrare per motivi di lavoro. Carichi di gioia all’inizio della vacanza, nei primi giorni del loro arrivo, si ritrovano, lentamente, in nostalgia, con l’avvicinarsi della partenza. Sulle panche pubbliche, poste ai lati del “Corso”, ogni sera seggono alcuni vecchi abitanti di “Maratea Centro”, che osservano “il passeggio”, e trasmettono, anch’essi, nostalgia per il tempo che passa.
Per il settore “Culturale”, nel Palazzo “De Lieto”, presso la “Chiesa madre”, c’è un Museo di antiche anfore, pescate sui fondali marini, e una Pinacoteca del pittore marateota Angelo Brando.
Onore sia agli operatori commerciali di “Maratea Centro”, che, con ostinata perseveranza, mantengono in vita un “borgo” destinato a spopolarsi, e dimostrano che “anche il turismo è arte di ospitalità”.
Maratea 11 agosto 2023
*Presidente dell’Università Popolare dell’Età Libera di Maratea Trecchina
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