giovedì 17 agosto 2023

A PROPOSITO DI "BASILICATA CASA COMUNE"

 


                     Nicola  SAVINO*

Dai Vescovi lucani, il <puntuale ed articolato intervento ..in merito alle molteplici reazioni ..seguite al comunicato stampa del nascente.. “Basilicata Casa Comune”> è indubbiamente l’evento politico del nostro ferragosto!

Reagendo a commenti “riscontrati sulla stampa” (di certo inadeguata la mia figurazione di corazzata vescovile) , la nota prende le distanze dal neo-soggetto politico (il BCC), precisando che <non esiste ..e non esisterà ..aggregazione elettorale che possa definirsi  “lista dei vescovi”> e diffidando da strumentalizzazioni <chi dovesse impegnarsi in prima persona nell’agone >.

Di fatto, il nuovo Soggetto, <per il conseguimento del bene comune>, si è strutturato proprio lungo il <cammino sinodale> che la Cral (Consulta regionale Aggregazioni Laicali) ha percorso anche con i <tavoli di ascolto>, prima a Matera poi a Potenza, da cui l’elaborazione documentale “presentata al pubblico il 12/6 nell’Auditorium del Seminario> (La Nuova del Sud del 15 agosto). E qui, nientemeno, che alla presenza del cardinale Zuppi!

E’ vero che l’assegnazione del nome è avvenuta nel Santuario di Picciano e che forse lì Essi non erano “tutti presenti” come al Seminario; ma anche qui c’è l’ospitalità ad un evento presentato come una Camaldoli lucana: cioè, come fatto politico di grande valore! Non c’è dunque mai stato margine di dubbio circa la spinta dei Vescovi alla nascita del BCC …e che Essi ne abbiano voluto .. promosso … organizzato ed approvato il percorso: con forte impegno e con la determinazione più volte invocata- negli anni- da tutti i democratici lucani! Certamente da quelli che credono di conoscere l’importanza politica dei Cattolici e della stessa Chiesa - quale storica e primaria Comunità d’elaborazione culturale e d’ impegno sociale: in parole correnti, d’un lavoro politico dichiaratamente vocato al<bene comune>!

E’ perciò naturale che da tale contesto tutti si attendano coerenza allo scopo: una Formazione che applichi per intero l’art. 49 della Carta (il “metodo democratico” per le decisioni interne) e candidati dotati di una chiara “coscienza morale”, esenti da dubbi circa la proiezione al <bene comune>! 

 

Orbene, se c’è convergenza su tutto ciò, cosa i nostri Vescovi intenderebbero del loro rapporto con la nuova Formazione? Vogliono rassicurare che non ne predicheranno in Chiesa o che non autorizzeranno il BCC a dichiararsi loro emanazione o rappresentanza? Che nemmeno parteciperanno ai loro comizi o alle manifestazioni, pur trattandosi della “politica” cui nessun cittadino (il politicon zoon aristotelico) può dirsi estraneo? Se la Loro precisazione riguarda lo “stile” del fare, allora siamo ad una sicura possibilità di comprensione; non invece ove significasse che la nascita del BCC Li abbia colti di sorpresa ..e che indebitamente siano stati chiamati in causa!

Del resto, se ai tempi della nascente Dc, la Storia ha compreso ed approvato quel che accadde contro il pericolo comunista, perché non si dovrebbe oggi comprendere, al di là delle questioni di stile, uguale impegno contro una situazione che il Segretario regionale CGIL definisce (intervista del 15-8 su Il Quotidiano) da sfascio? Al fondo, quel che conta è l’obiettivo da Essi dichiarato e ripetutamente ribadito: del fare il <bene comune>; perciò anche delle condizioni necessarie a perseguirlo.

Si dovrebbe così concordare anche su questi due punti: la necessità di selezionate personalità in grado “di adempiere…le funzioni pubbliche.. con disciplina ed onore” (art 54 CC); un sistema di governo non di tipo autoritario, che con la <sfiducia costruttiva> assicuri la governabilità non più con l’inamovibilità di un Capo!

Nel fervido processo costitutivo del BCC sono stati valorizzati o almeno discussi questi due punti? S’é individuata una netta , corale e chiara inclinazione al bene comune”? Da offrire alla guida del Campo-largo o da ricercare in Esso, comunque esente da riserve di alcun tipo? In ballo c’è ben altro che il pericolo di strumentalizzazioni! C’é la forte esigenza che si scenda in campo davvero convinti che- senza rigore e trasparenza- il <bene comune> svanisce. L’elettorato legge facilmente la coerenza, così come usa l’antico vezzo del … <lanciare la pietra e tirarsi la mano>! ns

                                                                 Già  Parlamentare e Sottosegretario di  Stato

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