- Da www.talentilucani.it -
Di Redazione il
Siamo
ad un anno dall’approvazione della Legge Regionale “Misure regionali di
compensazione ambientale per la transizione energetica e ripopolamento
del territorio lucano”, ribattezzata frettolosamente “gas gratis a tutti
i lucani” come ancora oggi il Presidente Bardi e l’Assessore Latronico
chiamano precipitosamente commentando i risultati secondo loro fin qui
conseguiti. Il bonus gas è certamente una misura utile, ma non è tutto
oro ciò che luccica. E’ arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza e
“smontare” la propaganda messa in campo ad arte dal centrodestra in
questi mesi.
La prima bugia di Bardi riguarda proprio quel “tutti i
lucani” a cui si sarebbero rivolti con l’approvazione della legge. Tutti
non sono perché sono rimaste fuori circa 25.000 famiglie le cui
abitazioni non sono allacciate alla rete gas. Oltre il 15% della
popolazione non beneficia di alcun contributo alle spese energetiche; e
la cosiddetta misura per i “non metanizzati” ha finanziato fino ad ora
circa 1.000 domande, pari al 4% delle abitazioni di famiglie senza
allacciamento alla rete gas, e certamente non di quelle che vivono nel
disagio economico. Bardi aveva detto con enfasi che la misura sarebbe
stata automatica per evitare mediazioni ed intermediazioni politiche o
burocratiche.
E questa è la seconda bugia, perché, lo ricordiamo tutti,
non solo i cittadini sono stati gettati nello scompiglio perchè hanno
dovuto procurarsi il famigerato SPID per produrre domanda, ma, oltre ai
patronati, addirittura alcuni partiti di centro destra si sono offerti
di aiutare i cittadini a fare la domanda.
Terza bugia, la molecola non è
gratis. E non poteva esserlo se non a costo di provocare un buco di
bilancio. Al 30 settembre, con buona pace anche delle associazioni dei
consumatori che in questi mesi hanno provato a “stare sulla palla” per
dare conto ai cittadini che protestavano nel vedersi recapitare bollette
esose, con il termine dell’anno termico saranno effettuati i conguagli e
potremo finalmente capire a quanto ammonta per ciascun
cittadino/utente l’ammontare del beneficio. Si, perché lo stesso Bardi
all’atto dell’approvazione della manovra di bilancio 2023/25 con
chiarezza disse che l’ammontare dello sconto, perché di questo si
tratta, è pari a quanto la Regione incassa dalle compagnie petrolifere
per la vendita del gas sul mercato dei Paesi Bassi, che è certamente
inferiore al prezzo del gas praticato dalle singole società con le quali
i cittadini hanno stipulato un contratto. La legge prevede (art. 1
comma 1) “la erogazione gratuita mediante rimborso della componente
energia del prezzo del gas fornito per le utenze domestiche dei
residenti nella Regione Basilicata, delle pubbliche amministrazioni
regionali, esclusi gli enti pubblici economici e le società partecipate,
e degli enti locali regionali”.
Quindi, molecola gratis per i
cittadini, ma anche per le pubbliche amministrazioni, e questa è la
quarta bugia, perché fino ad ora i comuni, così come gli enti sub
regionali, non hanno ancora visto rimborsato un solo metro cubo di gas. E
ciò avviene mentre la Regione non finanzia il Fondo per gli Enti Locali
e non finanzia i Piani Sociali di Zona, cioè gli interventi a favore di
disabili, anziani, famiglie fragili con minori e minori non
accompagnati.
Si aggiunga, e questa è la quinta bugia, che nonostante
gli impegni assunti solennemente, sia con legge che attraverso ordini
del giorno, le imprese non hanno avuto alcun sostegno reale ed immediato
per contenere gli aumenti delle loro bollette, ed intanto mentre parte
dei lucani “godono” di un qualche beneficio in bolletta,
contemporaneamente perdono il lavoro. L’esempio Stellantis valga per
tutti. Questa, ha ripetutamente dichiarato Bardi, non è una misura
elettoralistica o di propaganda.
Viste le ripetute dichiarazioni
trionfalistiche e addirittura l’acquisto di pagine sulla stampa e tv
locale per esaltare i risultati, questa è la sesta bugia, la più innocua
se vogliamo.
Infine c’è una settima bugia, che comunque non esaurisce
il panel delle menzogne. Bardi e Latronico alle rimostranze del
centrosinistra che sostiene che la misura si poteva fare meglio,
rispondono con un laconico “perché non lo avete fatto prima”. Non è
stato fatto prima semplicemente perché non si poteva. Gli accordi con
Eni sono scaduti nel 2019, e quindi solo dopo quella data si potevano
rinegoziare gli accordi. Gli accordi del 2004 con Total, invece,
prevedevano già la cessione del gas alla regione, ma l’avvio delle
estrazioni a Tempo Rossa è avvenuto nel 2019. Insomma solo dal 2019 in
poi sarebbe stato possibile mettere in campo una misura di tal genere.
Ed infatti il Partito Democratico, proprio per spronare il Governo
regionale ad operare in tal senso, in coincidenza con l’inasprirsi del
prezzo del gas per l’avvio della guerra in Ucraina, fu promotore di una
apposita raccolta di firme a dimostrazione che una misura di
contenimento dei costi energetici andava approvata. Insomma, Bardi e
Latronico con la propaganda provano a coprire il vuoto prodotto da loro
in questi quattro anni e mezzo di governo, sulla sanità, sul lavoro, sul
welfare, in agricoltura, sui trasporti. Ma, come si vede, sono
costretti a mentire per rendersi credibili agli occhi dei lucani, che,
sono convinto, nella prossima primavera non si faranno “stordire”
dall’odore del gas.
*CAPOGRUPPO REGIONALE PD
Nessun commento:
Posta un commento