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Nella terra del petrolio i lucani emigrano per fare il pieno
Redazione Matera 19 Novembre 2023
MARATEA - Nella terra del petrolio scarseggiano i distributori di benzina. Sembra un paradosso quello della Basilicata tra pompe che hanno chiuso o addirittura che non ci sono mai state. E la partenza è un dato assodato: da mesi gli unici due impianti presenti a Maratea sono ancora chiusi. Uno dal 17 settembre, l'altro dal mese di giugno. A San Martino d'Agri, invece, paese di quasi 700 anime, vicino all'area dove è presente il più grande giacimento petrolifero d'Europa, paradossalmente un distributore di carburanti non c'è mai stato. Per fare un pieno gli abitanti di questo centro sono costretti a spostarsi a Spinoso percorrendo non meno di 15 km. Ma anche a Spinoso le cose non vanno molto meglio. Infatti, pure qui, al momento, l'unica pompa di benzina è chiusa. «Ora come ora, dobbiamo raggiungere la Fondovalle 598 per arrivare ad un distributore – dice il sindaco di San Martino, Mario Imperatrice -. Il più vicino si trova a Missanello». Un pieno, insomma, è più costoso per i cittadini di San Martino.
Maratea e San Martino d'Agri, però, non sono dei casi isolati. Tra Teana e Fardella, nel cuore del parco del Pollino, l'ultimo distributore è stato chiuso una decina di anni fa. Per fare rifornimento gli abitanti di questi due piccoli paesi sono costretti a raggiungere la Sinnica, oppure a spostarsi a Senise o a Francavilla. «Non è un grosso problema - sottolinea il sindaco di Teana, Vincenzo Marino – in quanto adesso la gente andando ai centri commerciali trova anche i distributori di benzina».
Calvera e Carbone sono nella stessa situazione di San Martino. Anche in questi due paesi, infatti, un impianto di carburanti non c'è mai stato. Un cittadino di Carbone dice: «Dobbiamo percorrere non meno di 20 chilometri per trovarne uno, ma oramai è diventato così normale che ci siamo abituati».
A Maratea il distributore, come detto, c'è, anzi ce ne sono due, ma non riaprono. I due impianti sono chiusi per un cambio di gestione e qui ci sono le solite lungaggini burocratiche che impedirebbero, al momento, la riapertura creando tanti problemi ai residenti e ai turisti della «perla lucana del Tirreno». Per uno dei distributori la riapertura potrebbe essere imminente, per l'altro la situazione appare più complicata perchè, a quanto si apprende, sarebbe un pò vecchiotto e quindi necessiterebbe di lavori di adeguamento.
A Maratea il distributore, come detto, c'è, anzi ce ne sono due, ma non riaprono. I due impianti sono chiusi per un cambio di gestione e qui ci sono le solite lungaggini burocratiche che impedirebbero, al momento, la riapertura creando tanti problemi ai residenti e ai turisti della «perla lucana del Tirreno». Per uno dei distributori la riapertura potrebbe essere imminente, per l'altro la situazione appare più complicata perchè, a quanto si apprende, sarebbe un pò vecchiotto e quindi necessiterebbe di lavori di adeguamento.
Il perdurare della mancanza di un distributore costringe tanti cittadini di Maratea a spostarsi a Trecchina per fare rifornimento. Una situazione che si ripercuote anche sull'economia del paese già penalizzata dalla viabilità precaria dovuta ad un territorio «ballerino». A tutto questo si aggiungono gli alti costi dei carburanti che sfiorano ancora i due euro.
Gli spostamenti, infatti, incidono relativamente. A gravare sulla spesa per un pieno, a Maratea come in qualsiasi altro paese sprovvisto di un distributore, è il costo del carburante (diesel o benzina) che serve per arrivare all'impianto più vicino.
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