mercoledì 22 novembre 2023

ALTRO CHE OPPORTUNITA' ANCHE PER LA BASILICATA!

          Riflessioni  dopo  l'evento  Calderoli  a  Potenza


            Nicola  SAVINO*

Dovrò informarmi su come partecipare al Comitato Referendum Basilicata contro l’Autonomia differenziata di cui all’articolo di Pietro De Sarlo su il Quotidiano del 20 novembre, un contributo prezioso di dati che fotografano lo squilibrio semplicemente “afflittivo” per l’intero Paese! E che opportunamente sottolinea come persino dai borghi di Val d’Agri, “privilegiati” dai giacimenti petroliferi, lo spopolamento continui a superare la media regionale.

Ma tant’è: l’unica cosa che non condivido dell’articolo (mi perdoni la Direzione cui di solito spetta la titolazione) è appunto quest’ultima, almeno per i non pochi presenti alla Conferenza potentina di Calderoli. Se infatti ha partecipato qualche lucano, nessuna cronaca dell’evento ha segnalato un seppur minimo dissenso: esattamente come avvenuto con il silenzio della Società lucana rispetto alla posizione assunta in sedi ufficiali dal Presidente Bardi!

Insomma, sia quelli presenti all’evento Calderoli che quelli informati dell’arditezza del Governatore i lucani hanno mostrato di esser indifferenti “alle favolette”..; sembrano anzi condividerle di buon grado coloro che hanno sostenuto la “riforma” come evento molto vantaggioso per il Sud. Possibile nemmeno i Dirigenti di Partito siano consapevoli di quel ch’essa comporterà per la Lucania e per quel che della sua Popolazione rimane? 

 

Mi son chiesto cosa mi sarebbe capitato se, presente nella sala, avessi esclamato qualcosa o addirittura chiesto di controbattere ..ed ho tremato…  Così come tremo all’idea che, se rimasto a Nord (nel ’62 ero nel settore commerciale della Fiat), avessi espresso dissenso in un qualche “circolo di ex-lucani, subito diventati nordici e nordisti (mentre altri rientravano quasi subito con l’illusione di poter contribuire a migliorar qualcosa).

Insomma, persino i lucani ormai ambientati a Nord, quelli che vengono d’estate in paese per la festa del santo Patrono e riaprono la casa, risultano NON essersi organizzati in opposizione alla tesi della “secessione” (che persino li danneggia nel valore di quel che ancora possiedono a Sud). Giurerei perciò che non pochi abbiano passivamente seguito il credo separatista e non perché convinti fosse di vantaggio per i parenti rimasti a Sud, ma per se stessi, ormai dimentichi d’esser stati un tempo “terroni” e ora ancora più attenti al proprio “particulare”. Per i neo-settentrionali, ormai le “sorti” non dipendendo più dal “don” del Paese, ma- nei vasti orizzonti apertisi anche con il contributo della finanza meridionale- anche da imprenditori disinvolti e dai facili successi! Perciò, si potrebbe osservare che parteggiano per il Nord perché il futuro dei loro figli è ormai a Nord! Ma i lucani di qui, quelli che magari erano nella sala allestita per Calderoli ed i cui figli già progettano di andarsene, perché hanno “avallato tacendo” e forse, almeno alla fine, plaudendo? Non sono forse consapevoli che Calderoli, con la sua legge, persegue la definitiva differenziazione della Basilicata e del Sud, “palla al piede del Nord”? Vogliono credere come “ la vispa Teresa”,  che s’illuse a tal punto, d’esser gradita ad un principe, da inchinarsi al suo saluto e farsi cadere la ricottina su cui aveva tanto fantasticato?

Il lucano potrebbe dunque aver plaudito per l’illusione che “questo nuovo partito” (del Nord) possa fargli la “grazia” di un posto che eviti l’emigrazione almeno dell’unica figlia! E che perciò (per farsi i “fatti suoi”) gli convenga seguire la strada del suo Sindaco e….rafforzarlo (che ce ne frega del colore!?)… per renderlo più importante e finalmente capace di risolvere il “suo” problema!

Come nel titolo de il Quotidiano, i lucani forse non credono “alle favolette di Calderoli”, ma restano comunque  inclini alla credulità …come la vispa Teresa? Sognatori ormai individualisti perché traditi dai partiti veri? O semplicemente fingono di credere ….altro non restando alle loro speranze ??  ns   

                                                          *Già Parlamentare e Sottosegretario di Stato

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