Danni alla Salute e all’Ambiente da Abuso di Alcolici
Valerio Mignone
L’abuso di alcol etilico nuoce alla salute della Persona, e comporta anche danni alla società. Fortunatamente, la stampa riporta che il consumo di bevande alcoliche è diminuito in Italia, e nel mondo intero.
In passato, era diffusa la convinzione della innocuità dell’alcol, per dosi moderate. A tal proposito, pur lontani da ogni commistione tra sacro e profano, è il caso di ricordare che nel rito della Santa Messa della Chiesa Cattolica Romana, il vino rappresenta il “Sangue di Cristo”; ma…per religiosità, i musulmani non bevono alcolici! Anche nell’opera lirica la “Traviata”, di Giuseppe Verdi c’è l’aria “Libiamo, libiamo…” E nell’ “Elisir d’amore”, di Gaetano Donizetti, il dottor Dulcamara, un truffatore, spaccia una bottiglia di vino Bordeaux per Elisir.
Oggi, gli scaffali dei supermercati sono pieni di bottiglie di liquori ad alta gradazione alcolica, e di bottiglie di vino prodotto in regioni del Sud Italia, del Centro, e del Nord. Alcuni dei vini bianchi sono “spumanti” per presenza di anidride carbonica. Non mancano, in questi scaffali, varie bibite, propagandate, con inopportuni neologismi, come aperitivi, digestivi, spritz!
Sono vari i vitigni la cui uva viene utilizzata per produrre vino; soltanto l’uva fragola non è utilizzata per la vinificazione, per il suo contenuto di metanolo, che, durante la fermentazione della vinaccia, diventa alcol metilico, notoriamente più dannoso alla salute a confronto con l’alcol etilico.
L’assuefazione individuale a bere vino in dosi eccessive è comunemente definita alcolismo, od etilismo, che, a sua volta, può essere di lieve, media, o grave intensità.
Infatti, l’abuso di vino, come per ogni bibita alcolica, è notoriamente nocivo al fegato, che può ammalarsi di una malattia evolutiva, nota come “cirrosi epatica”. Questa malattia comporta, tra l’altro, una scarsa sintesi di proteine, la cui caratteristica più evidente è l’ascite, la produzione eccessiva di liquido, che invade la cavità peritoneale, tra il peritoneo viscerale, che avvolge la matassa intestinale, ed il peritoneo parietale, che ricopre le pareti interne della cavità addominale. Per questa eccessiva quantità di liquido, l’addome acquisisce una forma globosa.
La esigenza compulsiva - od ossessiva, che dir si voglia – deriva da alterazioni funzionali dell’encefalo, che si manifestano nell’alcolista quando nel sangue, che arriva al cervello, c’è una bassa quantità di alcol. In tale situazione fisiopatologica, l’etilista diventa irrequieto nel suo comportamento psicofisico, e si attiva, spasmodicamente, alla ricerca di bibite alcoliche da bere.
Tra l’altro, l’etilista, nella maggioranza dei casi, ingurgita le bibite alcoliche, e non degusta! Normalmente, la degustazione di una bevanda comporta, in primis, l’osservazione del bicchiere di vetro, o di cristallo, o di plastica, e la limpidezza della bibita che esso contiene.
Segue il fiuto sulla bibita, per percepirne l’aroma, o profumo, che esala dal bicchiere stesso! E via via, seguono i primi sorsi, che stimolano le papille linguali, localizzate alla radice della lingua stessa, e preposte a valutare il gusto di ciò che si beve, per continuarne, o bloccarne, la ingestione.
Anche la birra genera assuefazione, ed ubriachezza, che, oggi, è di frequente osservazione, purtroppo, nei giovani, e che, per questo, suscitano preoccupazione! Essi, riuniti in gruppo, in angoli appartati degli abitati, bevono birra, in eccesso, e abbandonano, sul luogo, le bottiglie vuote, ed altri rifiuti, con danni all’ambiente! Questi stessi giovani, spesso alla guida di motorini, e in stato di eccitazione, mettono a rischio la propria, e la pubblica, incolumità.
Su questi ragazzi, che sono in età scolare, e marinano la scuola, bisogna intervenire tempestivamente, per evitare che essi diventino alcolisti compulsivi, o tossicodipendenti da eroina, hashish, o da anfetamine, cocaina, ed altre varie sostanze da fiuto, con danni disastrosi sul loro sviluppo socioculturale. In tale complessa, e difficile, situazione, occorre coinvolgere autorità scolastiche, famiglie, assistenti sociali, e medici, come quegli “Ufficiali sanitari”, che, in passato, ispezionavano l’igiene degli allievi delle Scuole elementari, osservando la pulizia delle unghie delle mani, degli spazi interdigitali, e delle regioni retroauricolari, per scoprirvi eventuale segni di scabbia.
Maratea 22 settembre 2024
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