"Mai nessun governo e mai nessun Ministro nella storia è stato messo sotto accusa e processato per aver difeso i confini del proprio Paese.
L'articolo 52 della Costituzione italiana recita che la difesa della patria è un sacro dovere del cittadino.
Mi dichiaro colpevole di aver difeso l'Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data".
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L'allora Ministro dell'Interno, attuale Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha invocato la Costituzione e si è espresso come se l'Italia fosse stata...in guerra contro i migranti, inermi, disperati e in mare, nel caso specifico salvati dalla nave Open Arms nell'agosto 2019.
Il P.M., nella persona del Sostituto Procuratore Geri Ferrara, ha peraltro sostenuto durante la sua requisitoria:
"C'è
un principio chiave non discutibile: tra i diritti umani e la
protezione della sovranità dello Stato sono i diritti umani che nel
nostro ordinamento, per fortuna democratico, devono prevalere".
"La persona in mare è da salvare, ed è irrilevante la sua classificazione: migrante, componente di un equipaggio, passeggero. Per il diritto internazionale della convenzione Sar, anche un trafficante di essere umani o un terrorista va salvato poi se è il caso la giustizia fa il suo corso", ha aggiunto il magistrato, sottolineando che quello in corso non è un processo politico: "È pacifico che qui di atto politico non c'è nulla. Sono stati compiuti atti amministrativi, il rilascio di un pos è un atto amministrativo, gli atti politici sono caratterizzati da requisiti ben precisi".
"Si è sostenuto che Open Arms dovesse restituire i migranti alla Guardia costiera libica. L'operazione di soccorso non si conclude con il mero intervento in una situazione di pericolo, ma con la fase di sbarco: gli Stati hanno l'obbligo di intervenire e rispettare le normative europee in termini di immigrazione".
Premesso che si tratta, allo stato, di processo penale di primo grado nella fase riservata alla pubblica accusa, alla quale seguirà l'iter disciplinato dal nostro codice di procedura penale, appare abnorme quanto è seguito alla requisitoria, in termini di dichiarazioni, da parte dell'imputato Salvini, sostenuto dalla maggioranza di Governo, tanto da porsi la domanda con riferimento alla vicenda oggetto del processo:
MA QUALE DIFESA DELL'ITALIA, DEGLI ITALIANI E DEI CONFINI DELLA PATRIA ???
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