giovedì 5 marzo 2015

La lunga attesa di Villa Nitti - Lettera Villa Nitti


LA   LUNGA   ATTESA   DI   VILLA   NITTI
 
 
Trovo  più che opportuna  la recente  iniziativa cittadina volta a richiamare l’attenzione soprattutto della  Regione Basilicata, quale proprietaria, su  Villa Nitti  perché si proceda finalmente  al suo integrale recupero con una destinazione che, valorizzandola, ne consenta quel riutilizzo, di cui lo storico immobile è meritevole.
“È un fascino arcano quello che si percepisce aggirandosi nel parco di Villa Nitti ad Acquafredda di Maratea propiziato forse da un silenzio strano impregnato dal peso della storia e dai drammi della vita”.

Così esordiva il compianto Sergio De Nicola in “Francesco Saverio Nitti –Ricordo di una presenza che ci onora”, pubblicato da “Il Sirino” nel Febbraio 2004, per  poi continuare: “Era un luogo, come scrive Giorgio Amendola nel suo volume –Una scelta di vita- di incontro dei grandi intellettuali meridionali che non era restati prigionieri della vecchia pigrizia ed arretratezza meridionale, ma che avevano raggiunto, attraverso la cultura, l’Europa”.
Maratea non può che essere orgogliosa di una tal Villa, scelta quale sua dimora dal grande statista lucano perché divenisse luogo fecondo di studio e di riposo, ora da troppo tempo in lunga e paziente attesa. Il perdurante ed attuale silenzio ha quasi il sapore  dell’abbandono, che sicuramente non ci onora e non onora la Basilicata. Per questo faccio mio il contenuto della lettera che segue “Villa Nitti, da luogo del pensiero a luogo dell’offesa”, datata 3 novembre 2014 e trasmessa al Governatore della Regione Basilicata, al Sindaco di Maratea ed alla Stampa.
CHE  CESSI  L’OFFESA!


 
AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE MARCELLO PITTELLA
VIA VINCENZO VERRASTRO 4, 85100 POTENZA (PZ)

E P.C.
AL SINDACO DI MARATEA DOMENICO CIPOLLA
PIAZZA VITOLO 1, 85046 MARATEA

ALLA STAMPA

 
VILLA NITTI, DA LUOGO DEL PENSIERO A LUOGO DELL’OFFESA.
Quarantuno anni sono trascorsi da quando la Villa fu acquisita al patrimonio regionale; quaranta da quando il Presidente della Giunta Regionale Vincenzo Verrastro venne a Maratea (11 novembre 1974) per affrontare il problema di un suodegno riutilizzo”.
Ciò che è stato di Villa Nitti fino al luglio 1973 possiamo conoscerlo dal bel lavoro di ricerca di qualche anno fa, a cura di Paola Bottini e Valeria Verrastro, Villa Nitti a Maratea: il luogo del pensiero;
A ciò che è accaduto dopo, fino ai giorni nostri, la stessa pubblicazione fa solo qualche accenno (…Il problema di un degno riutilizzo della villa venne quasi subito discusso  in un incontro svoltosi a Maratea … Nacque così il progetto per un Centro di Studi Meridionalistici, ad opera di L. Mastroberti (1975), che richiese tra l’altro il sacrificio dell’aranceto di cui Nitti andava fiero…); tuttavia, per descrivere questi ultimi 40 anni di proprietà pubblica della Villa, possono bastare veramente poche parole: FALLIMENTO TOTALE CON ENORME DANNO ECONOMICO E SOCIALE AGGRAVATO DALLA VIOLENZA ACCANITA E CONTINUATA VERSO IL BELLO (quaranta anni di “lavori in corso”: spoliazione degli arredi, dei pavimenti, degli infissi, distruzione dell’aranceto di cui F. S. Nitti andava fiero per far posto ad una enorme voragine colmata dopo oltre 25 anni, sistemazione incompiuta della scala che porta alla sottostante scogliera, …).
A quarant’anni esatti dalla visita del Presidente Vincenzo Verrastro invitiamo il Presidente Marcello Pittella a fare una pubblica riflessione per mettere la parola fine a questa OFFESA verso la comunità locale e regionale.
Cordiali saluti
Maratea, 3 Novembre 2014
I cittadini di Maratea

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