La strana vicenda del Sea Sunset relais a Marina di Maratea.
MARATEA E….. I
“FORESTIERI”
Nei primi giorni di luglio è apparso su “il Quotidiano della
Basilicata” un articolo con una buona notizia (sic il giornalista) per Maratea,
dove “le cose stanno per cambiare” grazie ad una casa dell’arte, all’arrivo dei
VIP ed al progetto tutto cuore di Angelo Calculli, Avvocato e produttore.
Nasce, grazie alla trasformazione della
villa di proprietà in un elegante relais sul mare, SEA SUNSET, vera casa dell’arte presso un bed
and breakfast. Ecco “l’uomo giusto per
quel che serve a Maratea”, scrive il
giornalista.
Fin qui, a parte l’eccessiva enfasi, tutto bene.
Peccato, però, che il 29 agosto è apparso ancora su “Il Quotidiano della
Basilicata” un altro articolo, questa
volta a firma proprio di Angelo Calculli, dal titolo: Turismo – Vietato investire se non sei di
Maratea. Storia di (a)normale amministrazione.
L’avvocato e produttore affida alla stampa il suo amaro
sfogo-denuncia per essere stato costretto improvvisamente a chiudere il suo bed
and breakfast a Marina di Maratea nonché casa dell’arte per colpa, per quanto è dato capirne, di
qualche funzionario comunale, della Polizia municipale ed in primis del suo
Comandante, Dott. Francesco Fiorenzano, additato come “il professore della
municipalità” con la sua mini Laurea, oltre che della nuova e giovane
Amministrazione comunale con il neo Sindaco, Domenico Cipolla. Ma c’è di più:
Addirittura Angelo Calculli vuole, addirittura vendendo la sua villa, scappare
via da Maratea nel ricordo del padre che spesso gli ripeteva “Stai lontano, non
è come sembra, non è un paese che accetta bene i forestieri”.
Perbacco, che cosa è successo tra luglio ed agosto per
arrivare ad un siffatto sfogo-denuncia con nomina di ben due Avvocati a fronte
del torto che sarebbe stato subito?
Il fulmine a ciel sereno o meglio i fulmini a ciel sereno
sarebbero stati le ripetute, non gradite visite ed i non graditi controlli
presso la struttura con i suoi VIP da parte del Capitano Fiorenzano e di quanti
sono intervenuti per il Comune di Maratea così ex abrupto, senza preavviso nel
bel mezzo dell’estate, infastidendo i Vip se non, per così dire, rompendo le
uova nel paniere a chi ha forse erroneamente ritenuto di essere cittadino al di
sopra di ogni sospetto, forte di una sorta di immunità. Da siffatti fulmini
all’annuncio di chiusura e fuga il passo è stato breve, per la verità troppo
breve e tale da generare tanti interrogativi, le cui risposte verranno con il
tempo che, come si sa, è galantuomo.
Perché scappare frettolosamente, troppo frettolosamente ed
abbandonare idee e progetti che, con il necessario equilibrio, avrebbero
costituito e, spero, possano costituire nuova linfa per Maratea, tanto
bisognosa di moderno mecenatismo e non solo in tutte le stagioni e specialmente
durante il lungo letargo post-estivo…?
A me, che sono cittadino residente a Maratea dalla nascita,
preme, tuttavia, evidenziare che non ho condiviso e non posso condividere lo
sfogo-denuncia di cui si tratta nella parte caratterizzata da pungente, indelicata
ironia nei confronti di chi ha operato per il Comune ed ancor di più nella
preponderante parte in cui si descrive
Maratea come un paese che non
accetta bene i forestieri, ai quali sarebbe vietato investire, e ciò solo
perché si è ricevuta qualche visita –controllo.
Ebbene, mi sembra che sia vero proprio il contrario e che
i cosiddetti forestieri (ma non sarebbe
il caso di una tale identificazione in epoca di globalizzazione) abbiano avuto
sempre ed abbiano a Maratea con il suo
appetibile territorio accoglienza piena e sincera, non sempre seguita da
benefici o, almeno, gratitudine.
E sull’argomento ci
sarebbe tanto da scrivere….con animo sereno e non turbato dal solleone.
Nessun commento:
Posta un commento