Verso le elezioni comunali
F A C I T E A M M U I N A
C H E C O N F U S I
O N E!
Si racconta, ma i più parlano di un falso storico, che in un Regolamento del
Regno delle Due Sicilie del 1841 e da impiegare a bordo dei legni e dei
bastimenti della Real Marina sarebbe stato previsto all’art. 27 l’ordine
“Facite ammuina” da usare in occasione di visita a bordo delle Alte Autorità
del Regno. E così all’ordine
“Facite ammuina”:
“Tutti chilli che stanno a prora, vann’a poppa e chilli che stann’a a poppa vann’a a prora; chilli che stann’a a dritta vann’a a
sinistra e chilli che stann’a a sinistra vann’a a dritta; tutti chilli che
stanno abbascio vanno n’ncoppa e chilli che stanno ‘ncoppa vann’abbascio,
passano tutti p’o stesso pertuso; chi
n’un tiene nient’a ffa, s’aremeni a’cca
e a’lla”.
Pare che l’ordine dovesse servire a dare l’impressione di forza ed efficienza
alle Autorità.
Falso storico o meno,
certo è che mi è tornato alla mente ora che, come tutti i concittadini
maggiorenni, mi preparo al voto per eleggere la prossima Amministrazione
comunale senza ritrovare tuttavia, tra le liste in competizione, né il centro,
né la destra, né la sinistra. Sarà, ma è dura da digerire per chi, come
me, si è attivamente impegnato quando
c’era Berlinguer e si faceva politica ciascuna parte con la sua bandiera. Ora, invece, tutti insieme…..appassionatamente,
o almeno così pare, perché poi bisognerà vedere l’unità di intenti una volta passato
l’effetto del “Facite ammuina”,
applicato nel nostro caso alla competizione elettorale che precede la ben più
complessa fase di governo di una comunità e di controllo-opposizione secondo i
canoni della democrazia maggioranza-minoranza.
Al grido….: “All’arrembaggio…”, tutti di corsa (“Per Maratea”
– “Maratea unita” – “Maratea viva”) verso la casa comunale “alla conquista del
potere nel governo locale”, come scrive Gian Carlo Marchesini, senza “una distinzione di linea, di programma, di
visione del mondo e della vita”.
E dopo…….!???
Finiti l’ammuina e l’arrembaggio che sarà
per Maratea?
Ancora lo stagno- palude, opera
del Sindaco in carica che avrebbe dovuto già da tempo farsi da parte e che invece
caparbiamente si ripropone questa volta con lista all’insegna della nota espressione
“prima le donne e i bambini”, pensando così di apparire di sinistra e di essere
ultra moderno, quando -ahimè- si tratta di una famosa consuetudine
cavalleresca, figlia però del tempo del maschilismo assoluto e della donna
esclusa dalla storia? I miei ricordi non possono non andare a quando questo
Sindaco per tutte le stagioni era un fervente democristiano di destra, già in
via di metamorfosi a sinistra, che trovò sulla sua strada un’opposizione formata da un attivo gruppo di
giovani consiglieri comunali del P.C.I.,
tra i quali era il sottoscritto.
Che sarà per
Maratea?
Ancora il servile inchino, preventivo(campagna elettorale) e
successivo(eventuale elezione), alla pur rispettabile dinasty familiare lucana o meglio lauriota?
O, finalmente, ci sarà un Sindaco con gli “attributi” e che
di certo non potrà essere uno sprovveduto, del tutto privo della pur necessaria
esperienza politico-amministrativa, magari un dilettante mandato da altri allo
sbaraglio?
E vi lascio, questa volta al grido: CHE
VINCA IL MIGLIORE!
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