giovedì 29 ottobre 2020

IERI LA SATIRA OGGI L'ATTENTATO A NIZZA

    Attacco terroristico nella Cattedrale: tre morti ed un ferito grave.

 

 

Erdogan, attuale Presidente della Turchia, cui la vignetta si riferisce, ha minacciato azione legale e si è espresso in termini di offesa, non tanto alla sua persona, ma a Maometto ed alla religione islamica. Già ieri in Turchia ed altrove sono cominciate manifestazioni pubbliche contro la Francia, in un periodo da tempo caratterizzato da alta tensione tra i due Paesi.

Il Ministero degli Esteri di Ankara ha, comunque, subito condannato l'attentato di Nizza con Nota in cui, tra l'altro, si afferma:

 "Nessun motivo può giustificare l'uccisione di una persona né la violenza. È evidente che chi organizza un tale attacco brutale in un luogo di culto sacro non ha valori religiosi, umanitari e morali". "Siamo solidali con il popolo francese, e in particolare con i cittadini di Nizza, contro il terrorismo e la violenza".

Dopo precedenti vignette satiriche pubblicate dal noto periodico settimanale satirico francese, seguite da crescita dell'odio e da attentati, mi chiedo:

Fermo restando il giusto riconoscimento di tutti i diritti e di tutte le libertà nella Repubblica francese, fondata su "liberté, egalité, fraternité", è proprio necessario insistere con un tal tipo di satira contro la religione altrui, come in questo ulteriore caso?  

Non sarebbe meglio, saggiamente "buttare acqua sul fuoco", e far prevalere sempre ed ovunque il rispetto, la comprensione e la fraternità anche tra uomini e popoli di diversa religione, a maggior ragione in Francia e Turchia, Paesi alleati e facenti parti della Nato?

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