venerdì 16 ottobre 2020

IL TEMPO E' GALANTUOMO

       Domenico (Mimmo) Lucano a Riace

È il caso di ripeterlo e gridarlo ai quattro venti con eco che da Riace risuoni per l’Italia intera sino a raggiungere il cuore e la mente dei leghisti della prima ora (Lega nord di Umberto Bossi) e dei loro successori (Lega per Salvini premier):
 
Il tempo è galantuomo...

Gli attuali “seguaci” di Alberto da Giussano sono stati e sono ancora impegnati in una sorta di tentativo di progressiva conquista politico-amministrativa del sud ed hanno evidenziato particolare accanimento nel piccolo Comune calabrese in provincia di Reggio Calabria, già noto per i Bronzi e, più di recente, per il c.d. “Modello Riace”, concepito e realizzato da Domenico (Mimmo) Lucano, Sindaco del suo paese per tre mandati consecutivi.

È un piccolo Comune Riace con poco più di duemila abitanti, afflitto dal crescente spopolamento e capace di accoglienza e positiva integrazione dei migranti nella sua comunità; così è rinato  ed ha potuto godere di reciproco arricchimento, ma solo sino a quando non è arrivata la Lega con Matteo Salvini a Palazzo Chigi come Ministro dell'Interno.

E Salvini, sull’onda degli slogan “Prima gli italiani”, “Prima i calabresi” e così via,  sin da subito non ha permesso che il “modello Riace”, alla ribalta della cronaca a livello nazionale ed internazionale e riconosciuto come modello di eccellenza per accoglienza ed inclusione dei cittadini stranieri, potesse continuare ad esistere.

È stato duro ed efficace il contrasto al modello ed al suo ideatore, accusato anche di reati vari, tra i quali il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina,  arrestato e poi sottoposto a lungo periodo di divieto di dimora nel suo paese, che inesorabilmente regrediva e si impoveriva.

Così poi nel 2019 Riace ha visto affermarsi alle elezioni comunali una lista civica, di ispirazione leghista, con candidato a Sindaco tale Antonio Trifoli, già l’anno scorso dichiarato ineleggibile dal Tribunale di Locri con sentenza confermata ora dalla Corte di Appello di Reggio Calabria perché dipendente comunale come Vigile urbano che non avrebbe potuto nemmeno candidarsi. 


 

                                                         Antonio  Trifoli

Ora al Comune si respira aria di prossimo commissariamento, mentre il Sig. Trifoli con la sua Giunta ha già da tempo, in periodo di epidemia-pandemia e di difficoltà economico-finanziaria dell’Ente, provveduto ad aumentare l’indennità mensile per sé e gli Assessori  con Deliberazione che, se pur legittima, contribuisce ad ulteriormente evidenziare un discutibile "modus operandi" della nuova Amministrazione civica in netto contrasto con quello riferibile al precedente Sindaco.

Si è arrivati addirittura a sostituire  la segnaletica che indicava Riace come “paese dell’accoglienza” con altra che lo ha indicato come “il paese dei Santi  Medici e Martiri Cosimo e Damiano”, quasi a voler cancellare l’innovativo e valido “Modello Riace”, che tanto aveva fatto parlare positivamente di sé ed a tentare il ripristino della precedente negativa “normalità”.


 

Ecco un breve, significativo commento di Mimmo Lucano:

“Di certo, dalla rimozione dei cartelli “Riace paese dell’accoglienza” alla minaccia di cancellare i murales, sembra esserci più un intento a distruggere quello che è stato piuttosto che a costruire qualcosa”. 

Nel frattempo  prima il T.A.R.  e poi il Consiglio di Stato hanno ritenuto erronea e dannosa la chiusura dei progetti SPRAR per Riace come voluta dall’allora Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ed hanno riconosciuto il valore del modello di integrazione lì faticosamente realizzato. Tanto mentre il quadro giuridico delle gravi accuse mosse all’ex Sindaco sino a pervenire al suo arresto lentamente perdevano consistenza, facendo così pensare ad una possibile vittima di un processo politico, che ha inteso travolgere Domenico Lucano, protagonista di un cambiamento e di una rinascita nel suo piccolo paese con modello concreto e virtuoso di integrazione da imitare piuttosto che da avversare, come pure purtroppo è stato.

Ma il tempo è galantuomo e lentamente non può che affievolirsi sino a cessare il forte vento contrario e…malefico che si è abbattuto su Riace che, con la sua comunità, vorrà e saprà riprendere quel cammino, indicato da Mimmo Lucano, così bruscamente ed a torto da altri contrastato.


 

 

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