martedì 20 ottobre 2020

ANCORA IN ALTO MARE LA RIQUALIFICAZIONE DEL PORTO DI MARATEA

 


Sul relativo progetto si è formalmente espresso negativamente il Responsabile del Settore competente presso il nostro Comune e tanto, a mio parere, ha fatto in modo corretto sulla base dei generalizzati e motivati dissensi formulati da quanti tenuti ad esprimere il loro preventivo parere.

È il caso ora di provvedere rapidamente a quanto necessario per finalmente procedere ad una legittima, necessaria e positiva riqualificazione, da tempo prevista.

Di seguito è possibile leggere la parte conclusiva della Determinazione n. 8 del 19/10/2020 a firma dell'Arch. Anna Maria Magliano, Responsabile del Settore Lavori Pubblici del Comune di Maratea, avente ad oggetto: 

INTERVENTO PORTO DI MARATEA - Determinazione conclusiva negativa della Conferenza dei servizi.

 

"Dopo approfondita disamina, anche in considerazione dei discussi e rilevanti interessi giuridici coinvolti, preso atto di quanto espresso dai rappresentanti delle Amministrazioni e dei soggetti partecipanti, prende atto della mancata approvazione del progetto in epigrafe.

Valutate le risultanze della conferenza e, in particolare, l’espressione dei dissensi come sopra indicati nell’allegato 10 che si ritiene non superabili, ai sensi e per gli effetti dell’art. 14-bis, comma 5, legge n. 241/1990, come modificato dal d.lgs. 127/2016, ADOTTA ad ogni effetto di legge la determinazione di conclusione negativa del procedimento di conferenza di servizi indetta per l’approvazione del progetto “Porto di Maratea”-CUP: I24B16000060002 -CIG 7168559134.

La determinazione in parola produce, ai sensi e per gli effetti dell’art. 14-bis, comma 5,secondo periodo, legge 241/1990, l’effetto di rigetto della domanda presentata.

Si procederà come per legge alla pubblicità delle determinazioni assunte in conferenza di servizi come risultante dall’allegato verbale, mediante avviso da pubblicarsi sull’Albo pretorio del Comune, sul profilo committente a norma dell’art. 10, comma 1, del decreto legislativo n. 267 del 18.08.2000; 

Demanda al RUP l’esecuzione di tutti gli adempimenti scaturenti dal presente provvedimento. 

Avverso il presente atto è ammesso ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla notifica del presente atto ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni".

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N.B.: Sull'argomento vedi anche post del 17 ottobre 2019 "Una riqualificazione che tarda ad arrivare".



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