domenica 9 gennaio 2022

UN RICHIAMO ALLA MEMORIA

                                                                                                 Articolo  di  Nicola  SAVINO*

 

La politica è fatta di realtà: non basta esprimere idee e né meno tracciare programmi” (FS Nitti- Discorso del 12/10/1913).

Tuttavia, circa quello annunciato per la nostra Regione, ho sbirciato su qualche commento e creduto di capire che continuano ad essere completamente ignorati interventi pur “innescati” molti anni fa! Eppure, avevano entrambi superato la fase progettuale, fatto che-considerato il tempo che essa richiede-poteva darci vantaggio per il Pnrr!

Si teme infatti che proprio il tempo venga a mancare, come già per il Programma Sviluppo e Coesione 2014, del quale, “in 6 anni, (noi del Sud) abbiamo speso solo 3,8 mld sui 54 assegnati”(Ing. Ercole Incalza - IL Quotidiano del 29/12)!).

Si tratta per entrambe di opere già deliberate dalle Istituzioni; ma su cui è calato un silenzio a tal punto strano da far pensare che semplicemente “non se ne vuol parlare”. Di qui, il desiderio di richiamarle alla memoria, nella speranza che da qualche parte vengano decorose spiegazioni. 

Andiamo dunque con ordine! Il 19 febbraio del 1991, la Camera dei Deputati, dopo oltre due giorni di dibattito, approvò la mozione n.6-00160, a firma di tutti i deputati lucani (e non solo), la quale, fra l’altro, impegnava il Governo (rappresentato dal compianto prof. G.Galasso) al “superamento dell’ isolamento territoriale(della Basilicata)con una direttrice autostradale Tirreno -Adriatico, per Potenza”.

Si trattava della trasversale Autosole- ora Mediterranea- da Pecorone per Candela- Foggia, sulla A24, che l’Anas progettò (168 km) con la spesa di 4,5 milioni e che fu inserita per 2 anni nell’elenco delle priorità nazionali(se non erro, battezzato “Progetti Obiettivo”). E però, per quanto alcuni Esponenti regionali partecipassero plaudenti alla seduta della Camera ( ripresi dal giornalista De Rosa della Rai locale), a far data dalla mutazione politica del 1994, della “cosa” semplicemente non si parlò più.

Certo, non semplice né ottenere le risorse (dal Governo pur autorevolmente impegnatosi) né realizzarla in breve tempo (gli esempi di lungaggini ultradecennali sono molteplici); ma una volta ottenuta l’approvazione in forma la più solenne possibile (dopo circa due anni di “manovre” per l’inserimento all’ordine del giorno), sarebbe pur stato un credito da rivendicare utilmente! Tant’è che ora, se si fossero cercati gli elaborati (forse smarriti?) negli scaffali dell’Anas, si sarebbe potuto riparlarne nel Pnrr: come del resto sollecitato da un O.D.G. approvato in questo periodo nel Consiglio Regionale.

E’ rimasto invece il silenzio e ne persiste l’incomprensione!

Si è anche accennato ad un altro itinerario (Matera- Basentana -Pisticci- Lauria) che- in qualche modo- esiste già e che comunque è cosa ben diversa e meno ambiziosa, perché la “direttrice” Tirreno-Adriatico, abbreviando notevolmente dal Sud per Bologna, avvicinerebbe Basilicata- Sicilia e Calabria alla Padania ed all’Europa Centrale ( non a caso, assumere la decisione per una specifica opera pubblica nell’ Aula di Montecitorio, ha costituito eccezione più unica che rara!).

Ancora tempestivo il chieder qualche spiegazione? Quanto all’ altro caso, esso è ancora più “bruciante! La sua progettazione, finanziata dalla Giunta Verrastro (insieme a quella per il ponte crollato sulla Basentana-Matera) fu realizzata dal compianto Ing. Mario Fausto Cartolano e credo non si sia volatilizzata. Resta tuttora importante collegare la SS585, dal bivio già attivo per Lauria, alla SS 19 per le Calabrie, per Latronico ed il Pollino, oltre che per l’Autosole da Galdo: una “boccata d’aria” per il progetto regionale Mare-Monti-Terme e per spezzare lo storico isolamento di Lauria: lungo il traccia- to- ben solido- della vecchia ferrovia Calabro-Lucana (di quando, nel Sud della Basilicata, eravamo meglio collegati!).

Invece, dopo circa 35 anni, quel “respiro” si è come “strozzato” a Lauria Inferiore, di dove- già per il Galdo- occorre utilizzare vecchi tracciati campestri: così confermandosi l’isolamento del maggiore Comune dell’Area e l’impossibile fruizione delle Terme e del Pollino da Maratea.

Ci si deve rassegnare anche per la tanto decantata bretella dal Noce al Sinni, asse di uno dei progetti con maggiori potenzialità (si consideri anche il decollo in atto per Maratea e per le Terme!)? E ciò nonostante il progetto pronto, le grandi disponibilità del Pnrr e la conferma di tutti i motivi che ne avevano avviato la realizzazione?

La “rappresentanza politica” ben dispone della forza, oltre che delle ragioni, per sconfiggere tanto silenzio, per rimuovere un’indifferenza che fra noi lucani, sbrigativamente,si definisce “strafottenza”…. verso la “realtà”! ns

                                                                             *Già Parlamentare e Sottosegretario di Stato

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