mercoledì 5 gennaio 2022

QUEL TRAGICO PRIMO APRILE 1942

-Questo  post  viene  pubblicato  grazie  alla  ricerca  curata  dal  Prof. Francesco Mandarano,  che  ringrazio  per  la  gradita  collaborazione-

Il primo aprile 1942 l'incrociatore "Giovanni Delle Bande Nere" salpò dalla base di Messina diretto al La Spezia, scortato dal cacciatorpediniere Aviere e dalla torpediniera Libra. Alle 9 del mattino venne intercettato dal sommergibile britannico Urge che lo silurò. La nave si spezzò affondando rapidamente e portando con se gran parte dell’equipaggio.

A bordo c'era anche il marinaio Della Morte Biagio, nato a Maratea l'11/11/1919 e disperso il 1/4/1942.

 Nota:

Nella lapide commemorativa presso la Chiesa dell'Annunziata a Maratea, accanto al suo nominativo, è indicato come luogo di scomparsa il Mediterraneo perchè Biagio era un marinaio ed era imbarcato sull'incrociatore  Giovanni Delle Bande Nere.

 

Il  relitto della nave è stato ritrovato nel 2019 come da comunicato riportato di seguito:

 

Ritrovato l'Incrociatore leggero Giovanni delle Bande Nere affondato nel 1942

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09/03/2019


Comunicato stampa nr. 034

La scoperta effettuata dal Cacciamine Vieste della Marina Militare grazie alle sofisticate apparecchiature in dotazione

Il cacciamine Vieste della Marina Militare, durante un'attività di verifica tecnica e sorveglianza dei fondali nel Mar Tirreno presso l'isola di Stromboli, ha ritrovato il relitto dell’Incrociatore Leggero Giovanni Delle Bande Nere affondato nel 1942.

Il relitto è stato localizzato e identificato a circa 11 miglia nautiche a sud dell’isola di Stromboli a una profondità compresa tra i 1460 e i 1730 metri, in una posizione compatibile con quella del suo affondamento avvenuto il 1 aprile del 1942, mentre era in trasferimento da Messina a La Spezia, per effettuare alcune riparazioni in Arsenale scortato dal cacciatorpediniere Aviere e dalla torpediniera Libra. Durante la navigazione, alle 09.00 circa, fu colpito da due siluri lanciati dal sommergibile britannico H.M.S. Urge. L’incrociatore, spezzato in più tronconi, affondò rapidamente. Nell'evento perì gran parte dell’Equipaggio.

La scoperta è avvenuta grazie all’impiego dei veicoli subacquei imbarcati sul cacciamine Vieste in grado di condurre ricerca e identificazione a quote profonde: il veicolo autonomo subacqueo (Autonomous Underwater Vehicle – AUV) Hugin 1000, della ditta Kongsberg, e il veicolo filoguidato Multipluto 03, della ditta GAY Marine. Circoscritta l’area di ricerca in base alle presunte coordinate dell’affondamento, il cacciamine ha proceduto a mappare il fondale con il veicolo Hugin, scoprendo più contatti correlabili con il relitto. Successivamente i contatti sono stati identificati grazie all’uso del Multipluto, che ha consentito di filmare anche le prime immagini della nave rivelando i tre tronconi in cui si spezzò nell’affondamento e accertandone l'identità.

Il ritrovamento dell’Incrociatore Leggero Giovanni Delle Bande Nere conferma l'efficacia operativa dei veicoli subacquei in dotazione alla Marina Militare, capaci di operare a quote profonde per il controllo dei fondali e delle infrastrutture strategiche, nonché la professionalità degli specialisti del Comando delle Forze di Contromisure Mine. I veicoli subacquei rappresentano un assetto fondamentale per mantenere elevata la capacità della componente di contromisure mine incrementando la quota e le possibilità di capacità di scoperta e identificazione di situazioni di rischio in alti fondali.


 

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