venerdì 3 febbraio 2023

BASILICATA E MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

 

                       Nicola  SAVINO*

 

O mo’ o mai più!

Ci sono le risorse economiche ed i Sindaci per l’iniziativa politica!!! Dal 2020 al 30/11/22 sono aumentati da 12.284 a 20.032 (17.045 maschi e 2.987 ragazze, 547 fino a 6 anni e 3.600 fino a 14 Fonte, Ministero del lavoro e delle Politiche sociali).

I MSNA, cioè i Minori Stranieri Non Accompagnati, potrebbero ribaltare il destino della Basilicata se si fosse capaci di organizzarci sia per la “prima accoglienza” che per la loro formazione successiva!

Da Il Sole del 10 gennaio, si segnala la carenza delle strutture di primo incontro, dove “viene esaminata la situazione psicofisica etc > (mai decollati): solo 5 in Sicilia ed uno in Molise per 275 posti. Il 4 agosto, il Min. dell’Interno ha emesso un bando per 100 posti su base regionale (lucana?) La valutazione dei progetti è in corso”.

Per la “prima accoglienza”- sono in ottime condizioni almeno due Monasteri (Oppido ad Est e Rivello ad ovest) .. A Rivello (che peraltro, insieme a Nemoli e Trecchina partecipa anche ad un bando per altri 20 adulti, con cui “daremo lavoro a una decina di persone e popoliamo il paese”, scrive il Sindaco avv. Altieri!) è già attivo un centro per MSNA. “Sono 12 .stanno nel centro storico ..ci lavorano sei giovani ..abbiamo un finanziamento di 300.000 eu annui, gestiamo con Arci e Città della Pace”.

Da il Sole “In Italia più di 20 mila minori  soli, un numero quasi triplicato rispetto ai 7.080 del 2020, che sta mettendo in difficoltà il sistema”. Qualcuno è finito persino nel carcere per minori di Milano! (Rai) “Da gennaio il contributo ai Comuni sarà di 100 euro al giorno, situazione delicata perché si tratta di minorenni soli che corrono il rischio di essere reclutati dalla malavita o diventare vittime di violenza” (ibidem). Dato l’assetto della Basilicata, sarebbe meno difficile che a Milano, dove l’assessore Bertolè, dichiara < abbiamo in carico quasi 1.200 ragazzi e con questi numeri non riusciamo a garantire percorsi di qualità. A volte dobbiamo spostar(li) in Comuni piccoli”.

Da noi, invece, i Borghi sono tutti piccoli, e dispongono di case vuote per i suddetti percorsi. Effettuata la “prima accoglienza”, I Sindaci sono motivati (oltre Rivello ed i due limitrofi, anche nel Melfese, già impegnati con le due suddette Coop) e sanno che bisogna scendano in campo, mentre la gran parte è ancora letteralmente ferma (pur essendo la disponibilità  delle popolazioni tutt’altro che negativo verso i minori).

 

Nei nostri Comuni sarebbe più facile l’integrazione sia della l’apprendimento di mestieri (che ormai non trovano più indigeni) sia per le prospettive di studio, nella fase in cui “protezione ed affiancamento, integrazione vera”; persino  non affollate le nostre Scuole ed Università!.

Insomma, i MSNA sono un’occasione non “a breve” e dunque ripetibile- qui a Sud-  contro lo spopolamento e per la stessa occupazione: come ben mostra il piccolo esempio offerto da Rivello. Che dovrebb’ esser esteso a tutti i Comuni. Per consentire anzitutto il recupero di tradizioni artigianali, che stanno svanendo. Ma anche per porsi obiettivi vitali in  una realtà in pre-agonia  come la nostra.

L’impostazione data dal Ministero dell’Interno con il sistema dei bandi e dei tutor volontari, attraverso le Prefetture, non può che orientarsi alla cura dell’ordine pubblico! Nei fatti, a non voler essere miopi, si tratta invece di ragazzi che diventeranno almeno europei (se andranno in Paesi più progrediti), e che- se invece troveranno qui lavoro e buone relazioni - diverranno nostri concittadini, nostri compaesani! Perciò, dovranno non soltanto parlare la nostra lingua ma scegliere il loro lavoro e, ad esempio, farsi artigiani oppure operai o- perché mai no?- medico o insegnate o professionista etc.

Una considerazione banale, questa, che però ipotizza una “comunità di destino” e perciò pone immediatamente la necessità di una impostazione totalmente diversa! La provvisorietà della permanenza varrà per gli ucraini, che, superata la guerra, vorranno probabilmente rientrare e che già vivono questa fase-spesso- con parenti. Ma per egiziani e tunisini o altri, c’è un cambio di vita, la ricerca di un altro futuro da quello lasciato “staccandosi” dalle famiglie a rischio di vita, al buio!

Dunque, non potranno esser soltanto affidati ai tutori per un periodo limitato e poi esser classificati o in illegali o in vagabondi. Con Essi occorrerà proseguire l’opera attraversi Formatori specializzati , perché non si tratterà di cosa semplice, di un prosieguo d’intrattenimento… in attesa di….del caso?!

Al momento si tratta di sensibilizzare e mobilitare i Comuni per il “primo intervento”, attrezzandosi per la “prima accoglienza” ed ottenere l’aiuto dei Prefetti; poi chiarire con Essi ed insieme alla Regione al Governo che il Mezzogiorno (da ripopolarsi /a differenza del Nord) é strutturato da poter accoglier meglio del Nord!! E perciò prepararsi al resto: alla “formazione dei formatori”, ch’è compito della Regione, la quale dispone del Fondo Sociale Europeo, calibrato allo scopo. Sicché è già il momento che si avvii insieme la seconda fase, predisponendo le competenze e le strutture che siano di supporto all’ordinario inserimento nelle scuole per la prosecuzione degli studi fino alla stessa università. Affinchè  questa occasione sia nuova linfa per il futuro delle Basilicata, dei nostri figli e nipoti.

Ora si tratta non solo di “metter pezze con una specie di campo temporaneo”, ma anche di affrontare lo spopolamento. Si sceglie di non esser miopi o peggio, e di affrontare il grande problema. Per il quale il finanziamento <no problem>,perché basterebbe parte dei 6 miliardi che l’Eu versa alla Turchia per aumentare gli europei in Lucania e non tenerli prigionieri nell’Anatolia! 

E’ l’ora che scendano in campo i Comuni e dunque la Regione, non soltanto per una breve accoglienza, ma per formare Conterranei che si mescoleranno con i nostri ragazzi/e per darsi insieme un Futuro. Insomma, i MSNA o mobilitano i Comuni e la Regione a questo scopo (cioè noi stessi), oppure quale futuro per la Basilicata?  ns        

  *già Parlamentare e Sottosegretario di Stato 

 

 

  

 

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