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Di Michele Petruzzo il 19/02/2023 Politica & Società

Michele Petruzzo
Il Partito Democratico si appresta a un nuovo cambio di regia. Domenica 26 febbraio si terranno le primarie, un appuntamento ormai consueto nella vita democratica di questa forza politica. Si tratterà di un crocevia importante, che vedrà coinvolti classe dirigente ed elettori. Una contesa interessante, soprattutto se si considera che il PD negli ultimi anni è risultato un partito che ha sofferto (molto) l’assenza di un leader con la L maiuscola, in grado di coinvolgere, appassionare e resistere a correnti, fazioni e lotte intestine. E spesso proprio su questa criticità sono stati accesi e puntati i riflettori. Un vero e proprio tallone di Achille, messo in evidenza non solo dagli avversari politici, ma anche e soprattutto dagli stessi elettori, che spesso si sono ritrovati spiazzati e sbandati, in particolare dopo le diverse e cocenti sconfitte elettorali, che probabilmente traevano origine anche da questo problema.
Elly Schlein, ex Vicepresidente dell’Emilia-Romagna e candidata alla segreteria nazionale, invoca un cambio di rotta radicale e lancia la sfida, chiedendo di scegliere i nuovi dirigenti in base alla competenza e non alla fedeltà. Ci sono molte aspettative sulla sua candidatura e sulla tanto attesa “svolta a sinistra” del partito, che una figura radicale come la sua potrebbe innescare. Spesso, infatti, il PD è stato percepito più come un partito di centro che di sinistra; altra critica molto diffusa negli ultimi anni.
A prescindere da come andrà a finire, la speranza degli elettori è che la nuova segreteria nazionale rappresenti davvero un punto di partenza e non di arrivo, un nuovo corso, in grado di trovare strumenti, modi, energie e figure giuste per ricostruire, per ricucire il rapporto con i territori e per poter sfidare la destra.
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Maratea, 18 febbraio 2023
In questi lunghi mesi trascorsi da quel 25 settembre 2022 che ha visto una netta ed indiscutibile sconfitta del centro-sinistra italiano il Partito Democratico riconoscendo le proprie responsabilità ha iniziato un percorso di analisi e discussione interna non privo di momenti di tensione ma che nello spirito Democratico ha trovato la strada per uscire dallo stallo in cui era caduto avviando una campagna per eleggere un nuovo segretario nazionale ma soprattutto ritrovare l'identità vera del più grande partito progressista e riformista del paese. Un partito che stia al fianco dei lavoratori e delle imprese, che si occupi dello sviluppo tecnologico e dell'ambiente, dell'accoglienza ai migranti al sostegno alle famiglie.
Questo lungo percorso culminerà il 26 febbraio prossimo quando tutti i cittadini, nell'ottica di massima inclusione e apertura sono chiamati ad esprimere il proprio voto e così indicare la nuova linea guida del Partito Democratico.
A tal proposito il Circolo PD di Maratea istituirà un presidio dalle ore 8:00 alle ore 20:00 nella sala al piano terra di Villa Tarantini e invita tutti i cittadini a partecipare attivamente.
Il Segretario
Raffaele Lamarca
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