Pietro Somonetti

Una volta a Maratea c’era un cinema all’aperto. Per tanti anni non si doveva andare a  Praia, specialmente in estate, per vedere un film. Poi con il “Marateale” una specie di contenitore di tutto ed il contrario di tutto, dalle interviste a chi sovvenziona l’eventi, negli ultimi tempi i Gal, oppure agli amministratori dell’Arpab, della Lfc, ai dirigenti della Rai di Roma , oppure a premiati invitati, qualcuno  pagato a volte dalle malcapitate aziende o imprese chiamate a sostenere la manifestazione, il resto ospitati e ricompensati con una targa, un vetro argentato, le foto di rito di fronte ad un pubblico sempre meno numeroso

 ma festante.

 
Compreso l’omaggio ad uno dei più discussi attori americani, sottrattosi a pesanti accuse di molestie attraverso un accordo extragiudiziale.
Anche in quest’ultima edizione si è fatto finta che tutto funziona in quella località marina. Sono stati ignorati i gravi problemi del turismo locale in declino e della grave crisi del sistema alberghiero, compresi i bilanci della ospitante Santavenere, ora in fitto all’azienda di Barletta.
Il trionfo dei ringraziamenti ai finanziatori, specie quelli istituzionali, non possono fare passare sotto silenzio l’ormai  ripetitiva esperienza della manifestazione che non arreca alcun beneficio ai flussi turistici, come tutti sanno. 
Neanche per gli sconti di Freccia Rossa che non ha funzionato perché interrotta.
C’era una volta un cinema all’aperto.Il Comune lo riapra il prossimo anno: il terrazzo di Villa Nitti c’e’,. Quanto al turismo, non so se qualcuno che ne ha la responsabilità voglia finalmente illuminarci circa le soluzioni da dare alla crisi.
 
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Trovo le riflessioni di Pietro Simonetti pertinenti e condivisibili con particolare riferimento al ripetitivo "Marateale", in qualche modo relegato presso l'Hotel Santavenere con caratteristiche di annuale "premificio" estivo per noti personaggi dello spettacolo, magari già destinatari di vari riconoscimenti a livello nazionale e oltre, del tutto avulso dalla realtà locale con una comunità che ne rimane distante e priva di benefici derivanti dall'evento.