A BORDO C'ERA ANCHE IL GIOVANE SERG. CANN. BENIAMINO ZACCARO, NON SOPRAVVISSUTO ALL'AFFONDAMENTO.
- Da https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-internazionale -
Cronaca internazionale
Individuato il relitto del sommergibile italiano Jantina: venne affondato nel '41 dagli inglesi
La prua di un
sommergibile della Regia Marina affondato da un suo rivale della Royal
Navy nelle profondità dell'Egeo è stata scoperta dopo 83 anni a largo
dell'isola di Mykonos
Davide Bartoccini
L'agguato dei corsari inglesi
Secondo i diari di bordo della Marina inglese, lo Jantina "navigava in superficie" quando il sottomarino avversario lo avvistò ad una distanza di "poco meno di quattro miglia nautiche" preparandosi all'agguato in immersione. Erano le 19:46
quando l'Hms Torbay, in missione di pattugliamento al largo dell'isola
di Stapodia, decise di ingaggiarlo lanciando da 1.500 iarde una salva di
6 siluri all'affondamento il sottomarino italiano, centrato da almeno uno di essi, intorno alle 20:16 della sera.
A bordo del Jantina era 48 sommergibilisti ai comandi del capitano di corvetta Vincenzo Politi. Di questi solo
sei uomini - due ufficiali, due sottufficiali e due marinai -
sopravvissero all'attacco trovando il mare e nuotando verso la costa di
Delo. I soccorsi allertati da un aereo tedesco in pattugliamento che
aveva assistito all'attacco, partiti da Leros, Rodi, e dal Piereo con
imbarcazioni Mas e idrovolanti non individuarono altri superstiti.
Il ritrovamento dello Jantina
Lungo 61 metri per
oltre 800 tonnellate di stazza, armato con quattro tubi lanciasiluri a
prua, due a poppa e un cannone da ponte navale da 102/35, il
sommergibile italiano classe Argonauta fu investito da una forte che "tranciò la prua" prima di farlo inabissare con i 42 caduti che vi perirono, compreso il comandante Politi, il cui corpo verrà poi recuperato.
Secondo
Kostas Thoctarides, subacqueo e ricercatore che ha individuato il
relitto dello Jantina, il sommergile italiano doveva essere stato colto
si sorpresa. E a testimoniarlo sono alcuni particolari scoperti in
seguito al ritrovamento della sezione del relitto che ha riposato nelle
profondità marine per ben 83 anni.
"Sono visibili anche i tubi lanciasiluri chiusi, il che dimostra che
la Jantina non era in stato di prontezza al combattimento e quindi non
si rese conto del pericolo rappresentato dal sottomarino britannico",
ha spiegato Thoctarides che nel novembre 2021 aveva localizzato la
sezione principale dello Jantina a una profondità di 103 metri con torre
di comando e il cannone di coperta ben visibili, periscopi abbassati e
il boccaporto della torre di comando aperto. La prua, invece, non era
stata trovata fino ad ora, a una distanza considerevole dal relitto .
"Stiamo effettivamente parlando di due parti del relitto, la prua e il resto del sottomarino, che è la parte più lunga.
Mentre la prua è affondata immediatamente, il resto del sottomarino
ha continuato a navigare ed è affondato in seguito, percorrendo una
distanza considerevole fino alla superficie del mare", ha
continuato a spiegare il cacciatore di relitti, chiarendo ulteriori le
dinamiche dell'affondamento che rappresenta una parte di storia del nostro Paese e della nostra Marina.
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