La Basilicata, fonte di energia per l’Italia, merita infrastrutture materiali e sociali
Valerio Mignone
La regione Basilicata è fonte di energia per l’Italia intera; infatti, essa, previa lavorazione nel Centro oli di Viggiano, fornisce petrolio. E alla sua confinante Puglia fornisce anche acqua, raccolta, in via preliminare, nei suoi “invasi”. Per tutto ciò, la Basilicata merita un adeguato “ristoro ambientale”.
Nel 1997 l’Italia ha fatto registrare un incremento del Prodotto Interno Lordo - (PIL) – e, tuttavia, ha dovuto prendere atto di un riconfermato alto tasso di disoccupazione della manovalanza nel Sud, dovuto, tra l’altro, alla nuova tecnologia nel mondo del lavoro, come il lavoro a distanza.
Ed oltre a ciò, nel periodo compreso tra il 2002 e il 2021, la Basilicata ha perso 56 mila abitanti, pari al 9 per cento in meno, per la emigrazione, in prevalenza, di giovani in cerca di lavoro, per bassa natalità, e per motivi di salute, pur essendo in Basilicata ottimi Istituti ospedalieri.
E preoccupante è un dato: secondo il Rapporto Svimez 2023, nel 2080 ci sarà, addirittura, il dimezzamento della popolazione lucana dagli attuali 541 mila a circa 287 mila residenti. Ciò detto, occorre, innanzi tutto, arrestare questa emigrazione; e poi favorire, per quanto possibile, il rientro degli emigranti.
A tal fine, il Governo in carica della Regione Basilicata dovrà intervenire con opportuni provvedimenti, atti a sviluppare infrastrutture materiali, e sociali. In quest’ultimo settore, il Rapporto del Centro per la Ricerca economica applicata ha certificato la migliore assistenza in Veneto, Piemonte e Toscana; e in coda sono Sicilia Basilicata e Calabria.
E’ auspicabile, con la consulenza tecnica del Senato Accademico, il potenziamento della Università della Basilicata con la neonata Facoltà di Medicina e Chirurgia, abbreviandone la durata del corso da 6 anni a 5 anni, agendo anche da “battistrada” in tale settore. L’ospedale “San Carlo” di Potenza è struttura adeguata per ospitare la Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Intanto, si auspica un incremento d’incasso delle royalty, e il miglioramento delle vie di comunicazione, tra cui il collegamento tra Ferrandina e Matera, ed il prolungamento ferroviario tra Sicignano degli Alburni e Maratea e Praia a Mare, sul Tirreno.
Infine, la Basilicata, d’intesa con tutte le Regioni del Sud, è pronta a costituire Comitati referendari per bloccare il nuovo “Brigantaggio del Nord” i cui “Legionari” sono impegnati, con una malcelata “autonomia differenziata”, a rapinare il Sud Italia con una indebita tassazione.
Maratea 30 giugno 2024 Valerio Mignone
Pubblicato su Il Quotidiano del Sud martedì 2 luglio 2024
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