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Di Redazione il
Risolte le ultime questioni in casa Italia Viva, il presidente Bardi ha varato la Giunta regionale. Assessore alle infrastrutture ( e VicePresidente della Giunta) Pasquale Pepe della Lega, , assessore alle attività produttive Francesco Cupparo (Forza Italia), assessore alla sanità Cosimo Latronico ( fratelli d’Italia), assessore all’agricoltura Carmine Cicala,( Fratelli d’Italia), assessore all’ambiente Laura Mongiello ( Orgoglio lucano in quota ITALIA VIVA). Entrano in Consiglio regionale al posto degli consiglieri nominati assessori Alessandro Galella (FDI), – Francesco Fanelli (LEGA), – Fernando Picerno (FI), – Rocco Leone..
La novità è costituita dalla nomina di Laura Mongiello, Orgoglio Lucano e vicina al consigliere Mario Polese, quest’ultimo costretto a rinunciare all’assessorato in quanto nella divisione degli incarichi ad Italia Viva toccava la quota rosa. Da qui il lungo braccio di ferro tra il partito materano di Italia viva, interpretato da Luca Braia, che puntava su Nunzia Antezza e quello potentino che appunto reclamava la propria candidatura provinciale, atteso il fatto che per un minore apporto materano alla lista, non si è riusciti a prendere il secondo consigliere. E quel minore apporto praticamente è stato determinato, secondo i renziani potentini, proprio dall’immissione in lista della Antezza che praticamene avrebbe pescato nello stesso bacino elettorale di Braia, col quale ci sono rapporti di parentela. Naturalmente Roma non ha mosso ciglia rispetto a questo ragionamento e alla fine Braia ha dovuto arrendersi. Non senza conseguenze per un partito che già si era spaccato alle regionali e che oggi si dimostra anche diviso per province. Va anche detto che la nuova assessora all’ambiente non è persona di secondo piano, essendo la presidente nazionale dell’Ordine dei tecnici alimentari e presidente del CTS della Fondazione Banco Alimentare. Quanto agli incarichi assessorili, alla fine è prevalso il ragionamento di Pepe sul fatto che è di tutta convenienza assegnare le infrastrutture ad un leghista per un proficuo rapporto relazionale col ministro delle Infrastrutture Salvini. Ci sono cose che attendono importanti risposte da Roma e non è stato certo una decisione sbagliata.
Sul fronte del Consiglio invece il presidente Pittella ha bucato la prima seduta operativa che doveva discutere dell’autonomia differenziata. il venire meno di alcuni consiglieri lo ha costretto a chiudere anzitempo la seduta,cosa che ha fatto con molto nervosismo, consapevole dell’attenzione che era puntata sulla discussione del famoso punto all’ordine del giorno concernente l’atteggiamento da tenere sulla legge Calderoli.
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