sabato 5 febbraio 2022

RIFLESSIONI SULL' EUTANASIA

                                                        -  Da  www.italialaica.it  -

SULL'EUTANASIA

Di Pierluigi Cascioli | 31.01.2022


Lo scrittore greco Erodoto (nella sua opera La storia, libro III) racconta di Policrates, re di Samos, che era molto felice e che per questo aveva paura della divinità, la quale è “invidiosa” della felicità degli umani. Perciò decise di ridurre la propria felicità, al fine di evitare disgrazie volute dalla divinità. Perciò gettò in mare l’anello preferito. Però dopo pochi giorni un pescatore fece omaggio al re di un grande pesce, nella cui pancia fu ritrovato l’amatissimo anello. Il re allora comprese che la divinità lo aveva preso di mira. Erodoto scrive: “Policrates, che era in tutto fortunato e ritrovava perfino quel che gettava via, non avrebbe avuto una buona fine”.

Questo testo e molti altri informano sulla concezione teologica degli antichi pagani. Secondo loro la divinità era nemica degli esseri umani.

Invece, il Dio dei Vangeli ama gli esseri umani, non vuole la loro sofferenza.

Nei confronti dell’eutanasia, i cristiani compongono due gruppi con idee opposte.

Il primo gruppo è composto dai “cristiano/pagani”. Essi sono contrari all’eutanasia. Secondo loro la sofferenza può essere sì alleviata, ma non deve essere totalmente eliminata mediante la fine di una “vita” non più sopportabile. I cristiano/pagani non hanno compreso che il Dio dei Vangeli ama gli esseri umani. I cristiano/pagani operano un’ibridazione: mescolano la fede cristiana con la concezione teologica dei pagani, che era basata sulla concezione della “divinità nemica” del genere umano.

Il secondo gruppo è composto dai “cristiani amorevoli”, i quali rigettano ogni lascito teologico dell’antico paganesimo. Essi sono i fedeli del Dio dei Vangeli, che è un Dio d’amore; essi sanno che Dio ama gli esseri umani e non vuole la loro sofferenza. I cristiani amorevoli sono favorevoli all’eutanasia.

Pierluigi Cascioli

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