Valerio Mignone
Nella cronaca di questi giorni si legge che pochissimi giovani optano per il liceo classico, e che in maggioranza essi si iscrivono a scuole tecniche. Anche negli anni ’50 del Novecento c’era questo divario, ma non di tale entità. Allora era selettiva la iscrizione alle varie Facoltà universitarie, nel senso che ad esse si poteva accedere a seconda del titolo della Scuola media superiore, nel cui ordinamento c’erano, oltre al Liceo Classico e al Liceo scientifico, gl’Istituti tecnici. La licenza di Scuola media inferiore era titolo per accedere al Ginnasio, in cui si studiava il Greco antico per poter tradurre qualche paragrafo della letteratura ellenica, tramandata con scritti su papiri e pergamene, e riportata nelle antologie. Ma l’impegno per l’apprendimento della lingua latina, e del greco, era considerato, di per sé, una modalità di maturazione della psiche. Oggi, intanto, le più numerose iscrizioni a Scuole tecniche nel Sud Italia, pur con la innovativa transizione tecnologica, non generano, purtroppo, imprenditoria.
E in questi stessi giorni, per gli scavi in corso a Novi Velia, con la vigilanza del lucano Massimo Osanna, direttore generale dei Musei, si legge anche della scoperta di mura e resti di un tempio arcaico, del VI secolo a.C., di ceramiche dipinte, di un cumulo di armi e di due elmi dipinti. L’archeologia è fonte di cultura, e di economia. Per questo il Cilento, con Palinuro e Novi Velia, ha tutto per essere nominato Capitale della Cultura 2024 da parte del Ministro Franceschini.
Novi Velia, lungo la costa tirrenica, fu luogo di nascita, e di vita, di Parmenide, perciò Cilentano D.O.C., tra il 515 o 540 e il 450 a.C. Lungo la costa jonica del Metapontino approdò, a sua volta, Pitagora, profugo dalla Grecia, ove era nato. E così, Parmenide sul Tirreno, e Pitagora, sullo Jonio, sono stati protagonisti della Magna Grecia italica. Oltre a Parmenide, motivo di orgoglio per il Sud è anche Archimede da Siracusa, vissuto tra il 287 e il 212 a. C..
Questi nuovi strumenti hanno facilitato la comunicazione e la psicodinamica dell’apprendimento, ma occorre vigilare che non vengano frullati dati falsi per irruzione di pirati del Web. Con tale innovazione, anche gli archivi saranno pochi scaffali con molti dischetti, anziché tanti scaffali con faldoni di documenti, e con libri! Ci sarà risparmio di superfici e di volumi nello spazio, con vantaggi per la transizione energetica, e minore produzione di CO2.
Per i non addetti ai lavori, è difficile comprendere la filosofia fatta di sofismi, di affermazioni e relative negazioni, di ragionamenti apparentemente logici e fondati, ma, spesso, fallaci. Comunque, per Parmenide la natura più profonda era l’Essere, unico nella sua essenza; era immobile, non si muoveva; non si trasformava; in casi contrari, cessava di essere l’Essere. Il suo discepolo Zenone sosteneva che, posto un intervallo tra la tartaruga e il “piè veloce Achille”, questi non sarebbe riuscito a raggiungere la tartaruga, più lenta.
Anche Socrate, nato ad Atene il 470 o 469, e defunto il 399 a.C., avrebbe affermato “So di non sapere”, e diffuse la sua filosofia senza lasciare scritti, ma riportata fedelmente da Platone, nato e vissuto ad Atene tra il 428 o 427, e lì deceduto nel 348 o 347 a.C.. Platone diceva di Parmenide di Novi Velia: “E’ venerando insieme e terribile, come un dio”.
E Aristotele, fondatore della scuola peripatetica definita Liceo, attribuiva a Parmenide “Follia”, considerata, probabilmente, non aberrazione del pensiero, ma un pregio, se si considera che l’apostolo Paolo ne attribuiva anche a Dio, precisando che “La Follia di Dio è più sapiente degli uomini”.
In tale scia, lo psichiatra cileno Ignacio Matte Blanco, nato a Santiago nel 1908, e deceduto a Roma nel 1995, vide in Parmenide un precursore di Freud, il quale affermava nei suoi primi scritti: “L’inconscio è la vera realtà psichica”; la pazzia, e non il pensiero normale, è lo specchio veritiero della realtà.
Pur con i limiti di questa affermazione, con il contributo culturale dello psichiatra Franco Basaglia, i manicomi furono formalmente chiusi, con la legge 180 del 1978, e furono archiviate anche le camicie di forza, utilizzate per neutralizzare l’agitazione psicomotoria. Da allora, le persone con problemi di salute mentale vengono seguite in ambulatori con nuove competenze da parte degli psichiatri e loro collaboratori.
Tutta la cultura “classica”, resa popolare con la politica degli scavi per fini turistici, era apprezzata da Aldo Masullo, il filosofo napoletano d’adozione, nativo di Avellino, che d’estate animava i seminari di Novi Velia. Ispirandosi al pensiero di Freud, Masullo definì il concetto di “Paticità”, come coscienza, pur nella difficoltà di conoscere se stessi e gli altri. L’ascolto dell’altro, “lo stare accanto” permette di capire, e l’essere “intersoggettivi” facilita l’accordo tra “paticità” diverse. A parer suo, sul piano sociale, di tanto in tanto, occorre “smontare” la società e ricostruirla, così come non si lascia l’acqua immobile nello stagno, per evitare che imputridisca.
In ricordo di Archimede e della sua affermazione “Datemi un punto d’appoggio e solleverò il mondo”, la cultura, con gli scavi di Novi Velia, e con Parmenide, è un punto di appoggio per sollevare l’economia di tutto il Territorio, cui potrà contribuire positivamente la istituzione del programmato Parco marino a Maratea, che, umanisticamente, ha ben tutelato il mare, i suoi fondali, gl’isolotti, e la Costa, contigua al Cilento.
Pur con tante risorse naturali, artistiche e monumentali, al Sud, purtroppo, mancavano, e mancano imprenditori! E l’economista Nicola Rossi, già parlamentare dei Democratici di Sinistra e del Partito Democratico, ha dichiarato il 23 febbraio u.s. sul Corriere del Mezzogiorno “Le maggiori aziende iscritte a Confindustria sono pubbliche, chiediamoci perché”.
Si colga la transizione ecologica per poter creare lavoro al Sud. Si scrive di energia pulita, dal sole al vento, al nucleare! Ci sarà qualche imprenditore al Sud che, finalmente, saprà coglierne le potenzialità utilizzando le risorse economiche del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, noto con la sigla PNRR? E’ tempo, ormai, di smentire chi afferma che al Sud mancano imprenditori.
Per tale obiettivo, il Cilento Capitale della Cultura 2024 potrà essere utile all’Italia intera, all’Europa, al Mondo globalizzato.
Maratea 26 febbraio 2022
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