lunedì 2 gennaio 2023

SAN SAGO DI TORTORA: NO ALLA RIAPERTURA !

 -  Da  www.radiodigiesse.net  -


SAN SAGO DI TORTORA. ULTIME INIZIATIVE PER DIRE “NO” ALLA RIAPERTURA

Continuano gli appelli per scongiurare la riapertura dell’impianto di trattamento rifiuti. Il 9 gennaio si terrà la conferenza dei servizi presso il dipartimento Ambiente della Regione Calabria per il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale. In una lettera alla popolazione, l’associazione Italia Nostra chiede ai cittadini una adesione alle iniziative di sensibilizzazione sul tema. Il 5 gennaio, sul Viale della Libertà di Praia a Mare, alle ore 11 alle ore 13.30, un sit-in del Comitato in difesa del fiume Noce è stato organizzato proprio per questo scopo.

La lettera alla popolazione di Italia Nostra

Il Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria ha indetto, per il prossimo 09/01/2023, la Conferenza dei servizi decisoria relativa alla richiesta di Riesame A.I.A. per il rinnovo dell’autorizzazione per “Impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non presentata della Società CO.GI.FE Ambiente srl proprietaria dell’Impianto sito in località San Sago nel comune di Tortora (CS) con scarico nel fiume Noce a poca distanza dalla foce.
 
La richiesta riguarda l’autorizzazione al trattamento di 301 tipologie di rifiuti di cui 155 classificate come pericolose (sostanze tossiche, cancerogene, mutagene) nel Catalogo Europeo dei rifiuti per volumi di 250 metri cubi al giorno di sostanze non pericolose e di 50 metri cubi al giorno di sostanze pericolose.
L’impianto che si intende “riesumare” è lo stesso che nel novembre del 2013 è stato soggetto a sequestro cautelare da parte dell’Autorità giudiziaria e che da allora risulta essere inattivo. Le perplessità, che in più occasioni sono state sollevate dalle Associazioni ambientaliste, circa l’opportunità di rimettere in funzione l’impianto, in un contesto territoriale particolarmente sensibile sotto il profilo naturalistico ed idrogeologico, si basano sull’analisi dei parametri tecnico-funzionali dell’impianto e sulla valutazione della ricaduta negativa sull’economia locale, basata prevalentemente sulle attività turistiche, nonché sulla salute pubblica.
In sintesi permangono forti dubbi su:
– la necessità di ubicare un impianto di trattamento di rifiuti, anche pericolosi, in un’area fluviale ad alta valenza naturalistica e nelle adiacenze di una zona speciale di conservazione;
– la possibilità di trattare la quasi totalità delle categorie di rifiuti liquidi e fangosi senza aver testato la reale capacità dell’impianto a rimuovere le singole sostanze, in particolare quelle pericolose, e senza imporre dei limiti di concentrazione per le sostanze pericolose in ingresso: le quantità di rifiuti trattabili che risultano essere fortemente in eccesso rispetto alle potenzialità di un impianto obsoleto che, già nel passato, ha evidenziato varie problematiche;
– la tipologia dei rifiuti di cui si chiede l’autorizzazione al trattamento vista l’assenza, sul territorio locale, di attività industriali che li producono;
– la difficoltà di intervenire prontamente per far fronte ad eventuali avarie del sistema con conseguente danno ambientale gravissimo. Appare evidente che l’interesse economico legato all’attività in oggetto confligga fortemente con quello della popolazione che vive ed opera in quest’areal Pertanto, chiediamo che NON venga concessa l’autorizzazione alla riapertura dell’impianto e che l’area su cui insiste venga sottoposta a ripristino ambientale. Ti invitiamo a manifestare il tuo dissenso alla riapertura dell’impianto inviando una e-mail al Presidente della Regione Calabria richiamandolo all’assolvimento del suo ruolo di garante della salute e della prosperità della nostra comunità.
 
                                   **********************************************

 
 
 
 
 

 

Nessun commento:

Posta un commento