Nicola SAVINO*
Al più probabile Segretario del Pd, venerdì 20 a Potenza, sarebbe molto utile mostrare la stampa locale del lunedì precedente, per aiutarlo ad entrare nella realtà politica lucana!
Potrebbe, infatti, cominciare dalla “Riscossa del Sud, il Fronte meridionalista di matrice gramsciana”, che si colloca addirittura “nel continuismo dicotomico capitale- vita” (sic!) per “un meridionalismo (questo sì, da molti ampiamente condivisibile!) di lotta di liberazione e di riscatto” (un sinistrismo forse un po’ troppo.. alla Guevara?). E continuare con il Documento degli Amministratori Lucani del Pd (proprio tutti?) che, a parte il brio della forma letteraria e la lunga elencazione dei problemi (persino collocati-chi sa perché- nei tre tempi dl memoria.. Senecana), non sembrano alla ricerca della modalità per risolverli; e, salvo un caloroso appello al passato, subordinano il loro sostegno a chi “non usi ..il trampolino di lancio per proprie cariche elettive”.
Come dire, privatevi di ogni ambizione, la pista dev’esse libera per qualcuno di noi: non per il rilancio dell’Unità, ma per la formula “levati tu, che ci mettiamo…io!”. Una posizione e forse una mentalità che preconizza e perpetua il conflitto, con risultati ancora più negativi dei 40 mila voti perduti!
Capirà il prossimo Segretario che la collaborazione dipenderà dalla corsa alla carica, alla candidatura proficua? Del resto, a parte il Generale che scende da lontano, non è forse individualista l’anima dei cosiddetti eletti in Regione, causa della turbinosa mobilità tra di loro? I processi d’<inquinamento> hanno segnato tanto in profondità da diffondere le pratiche fondate sull’astuzia, sulla slealtà e sul doppiogiochismo? Per cui non si capisce più chi sta con chi o contro chi, se è col simbolo proprio o in realtà dell’altro che l’ha cambiato!
Chi sa quanto tempo sarà necessario perché l’orizzonte si rischiari ed avvii quel dipanarsi della matassa, quella puntualità d’analisi e fondatezza di proposte, che faccia individuare anche ai Dichiaranti la strada del risveglio su cui fondare la coesione! Insomma, quella di una convergenza di analisi, di soluzioni e prospettive che nasca da una comune visione politica, quella che manca da tempo di certo ad una Basilicata ancora percorsa dai metodi che l’hanno dominata e poi disgregata (perdere più della metà dei voti, significa questo!).
E dunque, c’è o può esserci, anche tra coloro che si richiamano alla Sinistra ottocentesca o con obiettivi ingenuamente divisivi, forse astratti o pensati secondo la logica del “levati tu che mi metto l’intenzione di dare una scossa forte a questa Regione del Generale, emersi entrambi non certo per colpa sua e dei suoi? La Sinistra era già sfarinata da tempo, consentiva tutto, ed è mancata a lungo di progetti realistici!
Oggi dovrebbe essere chiara la necessità del ripopolamento: condizione urgente per frenare in tempo, priorità assoluta: segue il rilancio della Sanità pubblica, svincolarla dall’affarismo dei privati che sono protetti ed organizzati dal Governo stesso (Meloni); la rivitalizzazione di scuola ed università, da trasformare in “Centri servizi culturali” atti, nel Sociale, a vivificare le due strutture e la formazione professionale che sono in gran crisi a Sud; il finanziamento dei Lep, prioritario rispetto all’Autonomia differenziata (se no, si fa la secessione); infine, peso ed efficienza a turismo, agricoltura ed industria, infrastrutturando il territorio, anche per collegare Stellantis con Gioia Tauro (progetto Tirreno –Adriatico, approvato dall’Aula di Montecitorio fin dal febbraio 1922 con parere positivo del Governo). Il più difficile e più necessario che però trova ostacoli di mentalità, ma che compete ai Lucani stessi affrontare!
Fra meno di un decennio, la Basilicata non avrà abitanti sufficienti per far … futuro! In 4 anni hanno perduro 11 mila scolari, la maggiore fetta di popolazione è anziana e le pensioni hanno superato le retribuzioni.
L’unica possibilità è ripopolare, premessa che potrebbe dipendere in gran parte da noi se non abbandonassimo gl’ immigrati né allo stato brado né all’elemosina. Efficacemente organizzando accoglienza-formazione- inserimento, previa utilizzazione dei tanti locali vuoti nei Borghi. Sarebbe anche una grande opportunità per impiegare i nostri giovani disoccupati e rilanciare le pregiate tradizioni artigianali …il turismo etc. Una operazione nella quale lo Stato potrebbe aiutarci solo pagandoci le cifre che andrebbero alla Turchia per tener lontani da noi…..E che non credo dispiacerebbe al resto del Paese !
Ebbene, sono convinto sarebbe uno scossone risolutivo per la ripresa della Basilicata, per il Futuro,. Ovviamente, dipenderebbe dalla volontà di una Sinistra autentica, che attualmente e non ostante i flop si potrebbe proporre soltanto in forma PD. Ecco perché questa pagina si potrebbe proporre a Bonaccini perché ne discuta venerdì al “Grande Albergo” anche con chi è preoccupato che l’eligendo Segretario regionale gli tolga la carriera!
Si capirà forse che al Pd ed alla Basilicata occorre darsi almeno un’ iniziativa concreta, che riaccenda la partecipazione e ridia la sensazione del Partito, dell’avvio di un nuovo corso!! ns
*già Parlamentare e Sottosegretario di Stato
Nessun commento:
Posta un commento